28 ottobre 2012

Bollettino parrocchiale: Domenica XXX del Tempo Ordinario - 28 ottobre 2012

La recita del Rosario
Il Rosario si recita continuamente. Si recita nelle chiese, nei santuari, nei pellegrinaggi e anche nei cortei funebri. Le comunità religiose e le famiglie cristiane ogni sera si raccolgono per recitare il Rosario. Ogni buon cristiano non va a letto senza aver prima recitato il Rosario. Così esso è la lode perenne che sale alla Regina del cielo.
Molti mettono buona volontà per recitare bene il Rosario. I più invece lo recitano male. Spesso è la preghiera fatta senza raccoglimento; si sbriga in fretta, si mormora confusamente; si riduce ad una preghiera superficiale, distratta. Quando si recita in famiglia si interrompe con facilità; qualcuno ci si addormenta. Così il Rosario, recitato male, non è la corona intrecciata di fiori freschi e profumati, ma è la corona intrecciata confusamente e con fiori sciupati. E la Madonna non lo può gradire.
Si deve recitare attentamente e devotamente. Occorre modestia di atteggiamento e di espressione; occorre sempre calma e rispetto, pronuncia chiara delle parole. La fretta è sempre nemica della preghiera. Vale più una sola parte del Rosario recitata bene che l’intero Rosario recitato in fretta.
In alcune famiglie si prolunga molto la preghiera del Rosario; ma non è bene. A sera, prima del riposo, se il Rosario dura troppo, i piccoli non lo sopportano e i grand,i stanchi del lavoro, non rispondono bene o si addormentano. Perciò basta solo recitare il Rosario con la Salve Regina e le litanie della Madonna. Non aggiungere altre preghiere. Poco, ma bene.
E noi recitiamo il Rosario? La nostra recita è cosciente e devota? Offriamo ogni giorno questa corona di rose alla Madonna? Forse tanti giorni son passati senza intrecciare la santa corona. Si trova tempo per cose inutili e non si trova un quarto d’ora per la recita del Rosario. Dobbiamo recitarlo e recitarlo bene: pregare col cuore, sentire la Madonna vicina, parlare con Lei. Il Rosario recitato bene ci assicura la protezione di Maria e ci è di conforto nelle afflizioni.
Felici noi se lo recitiamo bene. Nell’ora della nostra morte la Madonna accoglierà il nostro spirito e lo presenterà a Gesù, perché nel Rosario mille e mille volte abbiamo detto:”Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte”.

Esempio: Pio XI e il Rosario
Achille Ratti, fu sempre devoto per la corona del Rosario. Eletto Papa, anche nelle giornate piene di lavoro, dopo lunghe udienze, a qualsiasi ora, qualche volta prima di mezzanotte, si raccoglieva in cappella con i familiari e in ginocchio recitava il Rosario. Ne parlava sempre ai novelli sposi; regalava loro la corona e li invitava a recitarla ogni giorno.
Pio XI passò da questo mondo all’eternità nella piena conoscenza del suo atto supremo e nelle sue ultime ore recitò il Rosario. Diceva ai suoi familiari che lo assistevano: “Recitiamo la corona”. Fu un ricordo caro, un invito indimenticabile. Ricercò la sua corona, la strinse fra le mani e, con voce chiara, un po’ lenta, recitò il Rosario: l’ultimo tributo di amore alla Madonna. E quando ebbe finito disse:” Anche questo è fatto”. Poi ripeteva le pie invocazioni imparate, bambino, dalla mamma: “Gesù, Giuseppe e Maria vi dono il cuore e l’anima mia”.
I suoi intimi, intorno al suo letto pregavano e singhiozzavano. Egli, ardente per l’alta febbre, affannato, senza contrazioni e senza gemiti, spirante tranquillità e fortezza, serenamente pregava.
Morì lasciando esempi splendidi di grandezza spirituale. Si ricorda e si venera tra i più grandi Pontefici.

Si ricorda:
Domenica 28 ottobre: Chiusura solenne del Mese del Rosario
SS. Messe Ore 09.00-11.00
Ore 17.30 S.Messa in latino “cum Canticis” in gregoriano
(è presente la Corale parrocchiale diretta dal M° Elìa Macrì)
Ore 18.15 solenne Processione Eucaristica per le vie della nostra parrocchia fino ad arrivare
al Molo Audace dove sarà benedetto il mare, i naviganti e la parrocchia tutta.
Ore 19.00 rientro della Processione in chiesa dove verrà nuovamente eseguito il
“Magnificat” (BWV 243 per soli, coro ed orchestra) di J.S.Bach (solisti: soprano I Adriana
Tomisic, soprano II Ingrid Iellenz, controtenore Peter Gus, tenore Stefano Speranzon,
basso Sikai Lai, Maestro concertatore e direttore d’orchestra Elìa Macrì).
Considerato il generale altissimo apprezzamento da parte di tutti, anche di Mons. Arcivescovo per questa stupenda composizione così magistralmente eseguita ci è sembrato opportuno riproporre il suddetto “Magnificat” al posto del previsto “Te Deum” di M.A. Charpentier che sarà comunque eseguito in data da destinarsi. Anche dal punto di vista teologico e spirituale è però senz’altro appropriato e conveniente innalzare la nostra riconoscente lode all’Onnipotente Iddio per tutte le grazie ricevute con le parole stesse della Beatissima Vergine Maria a conclusione di questo Mese a Lei così particolarmente dedicato.

Verrà poi eseguito il “Tantum Ergo” di F.Schubert per coro ed orchestra ed infine, dopo la Benedizione Eucaristica, si concluderà la S.Celebrazione con un concerto per organo e trombe. Accogliamo con gratitudine questi momenti di grazia!
- Il “Tantum Ergo” in MI bemolle maggiore D. 962
- Durante la Benedizione Eucaristica il “Largo” composto dal marchese Luigi Silveri Conte di
Tolentino
- Percorso della Processione: piazza Vecchia, via di Tor Bandena, via del Teatro Romano, via
S.Spiridione, via S.Nicolò, via Cassa di Risparmio, piazza della Borsa, via Einaudi, piazza Verdi,
passo di piazza A.Fonda, piazza Unità d’Italia, Riva Tre Novembre, Molo Audace, riva Tre
Novembre, piazza Unità d’Italia, via Malcanton, via del Teatro Romano, via del Rosario, piazza
Vecchia.
Al Termine bacio della Reliquia della B.V. Maria.

Durante questa settimana si celebrerà la Festa di Tutti i Santi (1 novembre, Festa di precetto), si ricorderanno nella preghiera Tutti i Fedeli Defunti (2 novembre) e si festeggerà il nostro Patrono S.Giusto (3 novembre).

Nell’epoca più antica la Chiesa tributava culto pubblico unicamente ai Martiri.; soltanto nel corso dei secoli vi si aggiunsero Santi non Martiri. Perciò anticamente non si ebbe una festa di tutti i Santi, ma semplicemente un giorno commemorativo di tutti i Martiri. Questa commemorazione ebbe inizio in Oriente e passò ben presto anche in Occidente con il seguente sviluppo.

L’imperatore Foca (+ il 4.10.610) concesse il Pantheon, costruito nel 27 a.C. da Agrippa in onore di Augusto, a papa Bonifacio IV che lo purificò e trasformò in chiesa, dedicandola alla B.V.Maria e a tutti i Martiri (S.Maria ad Martyres). Il giorno della consacrazione fu il 13 maggio del 609 o 610 e divenne subito per Roma festa di tutti i Santi Martiri. Gregorio III (731-742) consacrò nella basilica di S.Pietro un oratorio al Salvatore, alla Sua Madre Santissima, agli Apostoli, Martiri, Confessori e a tutti i Giusti. Con ciò veniva istituita la Festa di Tutti i Santi indistintamente, che poi Gregorio IV (827-844) per maggior comodità, da come risulta nell’ 835, dal 13 maggio trasportò al 1° novembre.

Il significato della festa è quello di raccogliere “sub una sollemnitate” ( in un’unica solennità) il ricordo e la venerazione verso i fratelli che ci hanno preceduto con il loro esempio e la loro santità e vivono ormai nella gloria di Dio: vita eterna, comunione dei Santi, loro intercessione e, insieme, vocazione di tutti alla santità, richiamo ai valori e al senso della vita del cristiano ancora pellegrino in questo mondo, ecc. costituiscono il messaggio ed il contenuto del mistero che si celebra con questa solennità.

In stretta dipendenza da essa si sviluppa a partire dall’inizio del secolo XI ad opera dell’abate S.Odilone e del monastero di Cluny, la “commemorazione di tutti i fedeli defunti” il giorno successivo a quello di Tutti i Santi: al “dies exultationis” (giorno dell’esultanza) fa così seguito il “dies orationis” (giorno della preghiera) L’identico mistero sollecita i fedeli anche alla preghiera di suffragio per i morti che ancora attendono l’unione perfetta in Cristo. Già precedentemente, comunque, all’iniziativa di S.Odilone, il culto dei morti, appoggiandosi sulla verità dell’immortalità dell’anima era più che mai sentito. Lo si ritrova presso i pagani e fin presso i barbari tra gli errori e le tenebre più profonde. Gli ebrei offrivano preghiere e sacrifici per i defunti, infatti dalla S.Scrittura apprendiamo che Giuda Maccabeo, l’eroe difensore del suo popolo, offrì doni nel tempio a favore dei soldati caduti combattendo. Questa pia e santa tradizione non poteva non passare ai Cristiani, per cui fin dai tempi degli Apostoli si usò pregare per ogni fedele defunto soprattutto nel farne memoria durante la S.Messa senza però fissare un giorno particolare dedicato al loro ricordo. C’è da augurarsi di non essere noi ad interrompere questa lodevolissima ed importantissima pratica di pregare e di far celebrare SS.Messe a suffragio dei defunti, gesto questo di squisita carità.
Le due celebrazioni si saldavano nell’Ufficio dei Vespri del 1° novembre, quando, come del resto accadeva anche in altri casi particolari, ai II^ Vespri dei Santi si facevano immediatamente seguire i Vespri dei defunti. Le riforme del Calendario liturgico del 1955 e del 1961 hanno distinto gli uffici dei due giorni consentendo tuttavia che potessero continuare “i pii esercizi” tradizionali nel pomeriggio della festa di Tutti i Santi. Fra questi evidentemente non può annoverarsi la S.Messa. Tuttavia la celebrazione dei Vesperi dei defunti dopo i II^ Vesperi del 1° novembre si può continuare a svolgere come gesto di pietà e di peculiare ossequio dei fedeli verso i defunti.

Si ricorda calorosamente e insistentemente che si può lucrare l’INDULGENZA PLENARIA per i defunti visitando piamente una chiesa od oratorio ed ivi recitando il “PATER NOSTER” ed il “CREDO” ed una preghiera secondo le intenzioni del S.Padre (Pater, Ave e Gloria). Si richiede inoltre la Confessione e la Comunione sacramentali quanto prima. Tale facoltà vale da mezzogiorno del 1° novembre a tutto il giorno 2 novembre. La stessa indulgenza può essere acquistata, una sola volta al giorno, anche visitando il cimitero dall’1 all’8 novembre.
Volendo suffragare i Defunti il più ampiamente possibile, si celebrerà per loro nella nostra chiesa, il solenne Ottavario di preghiere.

Proponiamo ora l’orario di tutte le celebrazioni dal 29 ottobre a tutto il 9 novembre p.v. in cui terminerà l’Ottavario.
Lunedì 29 e martedì 30 ottobre: Ore 09.00 S.Messa d’orario
Ore 18.30 Funzione mariana
Mercoledì 31 ottobre: Ore 09.00 S.Messa d’orario
Ore 17.30 S.Messa d’orario (assolve il precetto festivo)
Ore 19.00 S. Messa solenne in latino della Solennità di Tutti i Santi (assolve il
precetto festivo). Sarà presente la corale parrocchiale diretta dal M° Elìa Macrì
che eseguirà una Messa del repertorio gregoriano
Giovedì 1 novembre: Solennità di Tutti i Santi (Festa di precetto e I^ giovedì del mese)
SS.Messe ore 09.00-11.00-17.30
ore 18.30 Vesperi solenni in onore di Tutti i Santi a cui faranno seguito i
Vesperi dei Defunti e la prima Assoluzione al Catafalco.

Venerdì 2 novembre: commemorazione di Tutti i Fedeli Defunti e I^ venerdì del mese
SS.Messe Ore 09.-11.00-17.30
Alla S.Messa delle ore 09.00 sarà presente la Corale parrocchiale che eseguirà
la Messa da “Requiem” di L. Perosi.
Ore 18.30 Vesperi dei Defunti con Assoluzione al Tumulo

Sabato 3 novembre: Solennità di S.Giusto martire Patrono principale della Città e della Diocesi di
Trieste.(Il Vescovo celebra in Cattedrale la S.Messa alle ore 10.00)
Ore 17.30 S.Messa d’orario (assolve il precetto festivo)
Ore 19.00 S.Messa cantata in latino in onore di S.Giusto.
Al termine l’Assoluzione al catafalco per tutti i Fedeli Defunti.
Saranno presenti il tenore Raffaele Prestinenzi ed il baritono Tiziano Vojtissek
Domenica 4 novembre: SS.Messe ore 09.00- 11.00- 17.30
Ore 18.30 Vesperi solenni in onore di S.Giusto Martire, bacio della Reliquia
del Santo ed Assoluzione al catafalco per tutti i Fedeli Defunti.
Il “Domine ad adiuvandum”,l’inno “Deus tuorum Militum” ed il
“Magnificat” saranno eseguiti dal tenore Raffaele Prestinenzi e dal baritono
Tiziano Vojtissek con melodie tratte dal repertorio maltese dell’800.

Da Lunedì 5 a Venerdì 9 novembre compreso (Ottavario dei Defunti):
L’orario delle SS.Celebrazioni sarà il seguente:
Ore 09.00 S.Messa d’orario
Ore 18.30 Recita del S.Rosario a suffragio di Tutti i Fedeli Defunti
Ore 19.00 S.Messa cantata in latino “da Requiem” a suffragio di Tutti i Fedeli Defunti ed assoluzione
al catafalco.

A tutti giunga un caloroso saluto e la consueta fraterna benedizione.


Don Stefano canonico




Note:
- Il Parroco è a disposizione dei Fedeli dopo ogni S.Messa o per appuntamento
  • L’Ufficio parrocchiale è aperto ogni mercoledì non festivo dalle ore 9.30 alle ore 12.00
  • Le offerte pervenute finora per il baldacchino sono di Euro 2.471,00 mancano Euro 1.029,00 per il completamento della spesa sostenuta.
  • Le offerte ricevute per i paramenti ammontano a Euro 2.692,50 mancano Euro 807,50
Grazie a Quanti hanno già offerto il loro contributo.
Grazie a Quanti potranno concorrere per il saldo.
Le offerte possono essere consegnate direttamente al parroco o a chi per lui presente in sacrestia. Grazie
  • E’ disponibile il catechismo YOUCAT per conoscere e vivere la fede della Chiesa (€ 12.99)
  • Si fa presente che la nostra chiesa non riceve contributi da nessuno e quindi vive con le offerte dei fedeli. Un grazie ai benefattori.
  • Per eventuali bonifici o versamenti presso la FriulAdria Credit Agricole – via Mazzini 7 –
  • 34121 Trieste: conto corrente 400855/12 – codice IBAN IT68I0533602207000040085512
  • Chi è interessato a consultare il “Blog” della parrocchia, su internet può digitare l’indirizzo: www.tradizionetrieste.info

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