Concludiamo questa settimana la catechesi sul S.Rosario del B.Antonio Rosmini:
(Il Rosario, arma contro i nemici di Gesù Cristo)
Maestra mano fu adunque non solo quella che produsse i vaghi fiori onde il Rosario è composto, e fu mano divina; ma ben anco mano maestra fu quella che li collocò e intrecciò con tanta eleganza. Né altro ci voleva per fermo alla sant’opera industriosa, che un Santo di Dio, com’eri tu, o glorioso Domenico, che all’altezza della mente, e alla santità della vita, e allo splendor de’ miracoli congiungevi una soprannaturale missione ed un peculiare incarico impostoti da Maria stessa tua venerata sorreggitrice. Onde cotal modo di priego, se madre Chiesa per suo figliolo Domenico lo formò e l’approvò; Maria medesima si può dire, che ne fosse la vera principalissima istitutrice.
E di qui raccogliamo, o fratelli, quanto non dee esser possente presso Maria questa preghiera del Rosario, alla quale ella coll’averla proposta e a Domenico suggerita, legò la sua parola, aggiunse la sua promessa d’esaudimento? Conciossiaché vi par egli possibile, che Maria insegnasse agli uomini una orazione, senza intenzion d’esaudirla? Sarebbe un pugnar seco stessa; il che non fia mai vero che della Vergine santissima e sapientissima noi pur sospettiamo.
Laonde qual meraviglia, se al primo comparire della pratica del Rosario, gl’inimici del cielo sentissero l’arma novella contro di loro ordinata! Cominciò il Rosario le sue vittorie contro gli eretici, perché forse i più esecrabili nemici di Gesù Cristo. E fra gli eretici combatté da prima i pessimi Albigesi, empissima setta di Manichei, i quali a quel tempo infestavano la Linguadoca ; e alte radici mettevano in quella regione. San Domenico appellò, col Rosario dalla Vergine suggeritole, la Vergine stessa in soccorso della Chiesa assalita; e predicando ovunque il Rosario con incredibil fervore, sparse per tutto tale pietà negli animi de’ cattolici, che gli Albigesi ne vennero raumiliati e depressi. S’invocò allora, con nuovo titolo, la Madonna del Rosario, la qual tenera madre, e insieme eroina fortissima dall’un canto difendea pietosa e di celesti grazie consolava i suoi figliuoli, dall’altra fiaccava le corna agli avversari diabolici congiurati contro la Chiesa.