21 aprile 2013

Bollettino parrocchiale: Domenica IV di Pasqua

La “Festa del Patrocinio” sorge nel 1680 in seno all’Ordine Carmelitano, ma era già celebrata a Roma nel 1478 ed in Francia, dal 1500, ad Avignone. La prima diocesi che ottenne di celebrare questa festa fu quella di Città del Messico, nel 1703. Il Beato Pio IX, nel 1847, estende a tutto il mondo la Festa del Patrocinio e l’8 dicembre 1870 proclama S.Giuseppe Patrono della Chiesa Universale con il Decreto “Quemadmodum Deus”. Infine S.Pio X eleva la Festa del Patrocinio a Solennità di prima classe con Ottava solenne.
In tempi a noi più vicini il Beato Giovanni Paolo II nell’Esortazione Apostolica “Redemptoris Custos” del 15 agosto 1989 così si esprimeva a proposito del patrocinio di S.Giuseppe:

28 - In tempi difficili per la Chiesa Pio IX, volendo affidarla alla speciale protezione del santo patriarca Giuseppe, lo dichiarò “Patrono della Chiesa cattolica” . Il Pontefice sapeva di non compiere un gesto peregrino, perché a motivo dell’eccelsa dignità concessa da Dio a questo suo fedelissimo servo, “la Chiesa, dopo la Vergine Santa, sposa di lui, ebbe sempre in grande onore e ricolmò di lodi il beato Giuseppe, e di preferenza a lui ricorse nelle angustie” (S.Rituum Congreg., “Quemadmodum Deus”,die 8 dec.1870)
Quali sono i motivi di tanta fiducia? Leone XIII li espone così:”Le ragioni per cui il beato Giuseppe deve essere considerato speciale Patrono della Chiesa, e la Chiesa, a sua volta, ripromettersi moltissimo dalla tutela e dal patrocinio di lui, nascono principalmente dall’essere egli sposo di Maria e padre putativo di Gesù…Giuseppe fu a suo tempo legittimo e naturale custode, capo e difensore della divina famiglia…E’ dunque cosa conveniente e sommamente degna del beato Giuseppe, che, a quel modo che egli un tempo soleva tutelare santamente in ogni evento la famiglia di Nazaret, così ora copra e difenda col suo celeste patrocinio la Chiesa di Cristo” ((“Quamquam Pluries”, die 15 aug.1889: “Leonis XIII P.M. Acta”, IX (1890) 177-179))
29 - Questo patrocinio deve essere invocato ed è necessario tuttora alla Chiesa non soltanto a difesa contro gli insorgenti pericoli, ma anche e soprattutto a conforto del suo rinnovato impegno di evangelizzazione nel mondo e di rievangelizzazione in quei “paesi e nazioni dove – come ho scritto nell’esortazione apostolica “Christifideles laici” – la religione e la vita cristiana erano un tempo quanto mai fiorenti”, e che “sono ora messi a dura prova”(34). Per portare il primo annuncio di Cristo o per riportarlo laddove esso è trascurato o dimenticato, la Chiesa ha bisogno di una speciale “virtù dall’alto” (cfr. Lc 24,49; At 1,8), donazione certo dello Spirito del Signore non disgiunta dall’intercessione e dall’esempio dei suoi santi.
30 - Oltre che nella sicura protezione, la Chiesa confida anche nell’insigne esempio di Giuseppe, un esempio che supera i singoli stati di vita e si propone all’intera comunità cristiana, quali che siano in essa la condizione e i compiti di ciascun fedele.
Come è detto nella costituzione del Concilio Vaticano II sulla divina Rivelazione, l’atteggiamento fondamentale di tutta la Chiesa deve essere quello del “religioso ascolto della Parola di Dio” (“Dei Verbum”,1), ossia dell’assoluta disponibilità a servire fedelmente la volontà salvifica di Dio, rivelata in Gesù. Già all’inizio della Redenzione umana troviamo incarnato il modello dell’obbedienza, dopo Maria, proprio in Giuseppe, colui che si distingue per la fedele esecuzione dei comandi di Dio.
Paolo VI invitava a invocarne il patrocinio “come la Chiesa, in questi ultimi tempi, è solita a fare, per sé, innanzitutto, con una spontanea riflessione teologica sul connubio dell’azione divina con l’azione umana nella grande economia della redenzione, nel quale la prima, quella divina, è tutta a sé sufficiente ma la seconda, quella umana, la nostra, sebbene di nulla capace (cfr. Gv 15,5), non è mai dispensata da un’umile, ma condizionale e nobilitante collaborazione. Inoltre, protettore la Chiesa lo invoca per un profondo e attualissimo desiderio di rinverdire la sua secolare esistenza di veraci virtù evangeliche, quali in San Giuseppe rifulgono” ((“insegnamenti di Paolo VI”, VII (1969) 1268)).
31 - La Chiesa trasforma queste esigenze in preghiera. Ricordando che Dio ha affidato gli inizi della nostra Redenzione alla custodia premurosa di san Giuseppe, gli chiede di concederle di collaborare fedelmente all’opera di salvezza, di donarle la stessa fedeltà e purezza di cuore che animò Giuseppe nel servire il Verbo incarnato e di camminare sull’esempio e per l’intercessione del santo, davanti a Dio nelle vie della santità e della giustizia (cfr. “Missale Romanum”, Collecta; Super oblata “in Sollemnitate S.Ioseph Sponsi B.M.V.”; Post communio “in Missa votiva S.Ioseph”).
Già cento anni fa Papa Leone XIII esortava il mondo cattolico a pregare per ottenere la protezione di san Giuseppe, patrono di tutta la Chiesa. L’epistola enciclica “Quamquam Pluries” si richiamava a quell’”amore paterno” che Giuseppe “portava al fanciullo Gesù”, ed a lui, “provvido custode della divina Famiglia”, raccomandava “la cara eredità che Gesù Cristo acquistò col suo sangue”. Da allora la Chiesa – come ho ricordato all’inizio – implora la protezione di san Giuseppe – “per quel sacro vincolo di carità che lo strinse all’Immacolata Vergine Madre di Dio” e gli raccomanda tutte le sue sollecitudini, anche per le minacce che incombono sulla famiglia umana.
Ancora oggi abbiamo numerosi motivi per pregare nello stesso modo: “Allontana da noi, o padre amatissimo, questa peste di errori e di vizi…, assistici propizio dal cielo in questa lotta col potere delle tenebre…;e come un tempo scampasti dalla morte la minacciata vita del bambino Gesù, così ora difendi la santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità” (cfr. “Oratio ad Sanctum Iosephum”. Enc. “Quamquam Pluries” die 15 aug.1889: “Leone XIII P.M.”). Ancora oggi abbiamo perduranti motivi per raccomandare a san Giuseppe ogni uomo.

Con fiducia allora diciamo: “Ite ad Joseph” (ricorrete a Giuseppe).

Durante l’entrante settimana ricordiamo:
Domenica 21 aprile: Domenica del Patrocinio di S.Giuseppe
SS:Messe ore 09.00 – 11.00
ore 17.30: S.Messa solenne in latino. E’ presente la Corale
dell’Abbazia benedettina di Metten che eseguirà il “Proprio” in gregoriano,
mentre per l’”Ordinario” eseguiranno la “Messa in Sol Maggiore” di Giovanni
Battista Casali (Roma 1715 ca-1792) Maestro di Cappella a S.Giovanni in
Laterano e a S.Maria in Vallicella in Roma.
L’omelia sarà tenuta dal M.R. Prof. Dott. Don Federico Gallo, dottore della Biblioteca
Ambrosiana di Milano.
Al termine solenne processione con la Statua di S.Giuseppe attraverso le vie della parrocchia (piazza Vecchia, via di Tor Bandena, via del Teatro Romano, via S.Spiridione, via S.Nicolò, Via Cassa di Risparmio, piazza della Borsa, Capo di Piazza, via Malcanton, via del Teatro Romano, via del Rosario, piazza Vecchia). Al rientro solenne Benedizione Eucaristica. Verranno inoltre eseguiti dalla medesima Corale il mottetto “Lauda Jerusalem Dominum” di Alois Edenhofer (Deggendorf 1820-Straubing 29.03.1896) compositore di musica sacra, insegnante di musica; ed il “Tantum Ergo” di Anton Bruckner (Ausfelden, Linz, 1824-Vienna 1896)
Oggi la Chiesa universale celebra la 50° Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni sacerdotali.
Mercoledì 24 aprile: Chiusura della Festa del Patrocinio di S.Giuseppe.
ore 09.00 S.Messa d’orario. Al termine preghiera in onore del Santo.



Sentitamente ringraziamo i Reverendi Sacerdoti presenti, particolarmente Mons. Vicario Generale, Don Enrico Bonacina e Don Federico Gallo assieme a quei giovani che con il loro operato e la loro presenza hanno reso solenni le Sacre Cerimonie. Un ringraziamento speciale profondamente sentito agli studenti dell’Abbazia benedettina di S.Michele di Metten in Baviera per aver animato con il canto in modo così qualificato la S.Messa solenne. La nostra riconoscenza va, naturalmente, anche ai gentili loro accompagnatori.

Tutti salutando e paternamente benedicendo

Don Stefano Canonico





Note:
- Il Parroco è a disposizione dei Fedeli dopo ogni S.Messa o per appuntamento
  • L’Ufficio parrocchiale è aperto ogni mercoledì non festivo dalle ore 9.30 alle ore 12.00
  • Le offerte pervenute finora per il baldacchino sono di Euro 2.781,00 mancano Euro 719,00 per il completamento della spesa sostenuta.
  • Le offerte ricevute per i paramenti ammontano a Euro 2.752,50 mancano Euro 747,50
Grazie a Quanti hanno già offerto il loro contributo.
Grazie a Quanti potranno concorrere per il saldo.
Le offerte possono essere consegnate direttamente al parroco o a chi per lui presente in sacrestia. Grazie
- E’ disponibile il catechismo YOUCAT per conoscere e vivere la fede della Chiesa (€ 12.99)
  • Si fa presente che la nostra chiesa non riceve contributi da nessuno e quindi vive con le offerte dei fedeli. Un grazie ai benefattori.
  • Per eventuali bonifici o versamenti presso la FriulAdria Credit Agricole – via Mazzini 7 –
  • 34121 Trieste: conto corrente 400855/12 – codice IBAN IT68I0533602207000040085512
  • Chi è interessato a consultare il “Blog” della parrocchia, su internet può digitare l’indirizzo: www.tradizionetrieste.info
  • Con il contributo del 5 per mille all’Associazione “Amici della Musica Luigi e Federico Ricci”, Associazione che collabora strettamente con la nostra chiesa del Rosario per la parte musicale, potremo godere ancora del canto e della musica della nostra Corale parrocchiale. E’ sufficiente scrivere il codice fiscale 90118110320 e apporre la firma nell’apposito riquadro a sostegno delle ONLUS sui modelli 730, UNICO e CUD. Grazie della Vostra collaborazione

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