16 marzo 2013

Bollettino parrocchiale: DOMENICA IV DI QUARESIMA “LAETARE”

Vangelo: Lc 15,1-3.11-32
Questa parabola chiama i farisei e gli scribi a rallegrarsi per il pentimento e la reintegrazione dei peccatori. L’identificazione dei due figli è problematica, molte sono le ipotesi, compresa quella secondo cui il fratello maggiore rappresenterebbe i Giudei ed il figliol prodigo i Gentili. Il figlio più giovane si è meritato di perdere i privilegi di un figlio, lasciare la casa del proprio padre significa allontanarsi da se stessi in un paese lontano; è come abbandonare la Chiesa, separarsi da Cristo per andare in una terra di tenebre che lo priverà dei suoi beni. Concedersi al regno della lussuriosa passione corrisponde all’essersi consegnati al regno delle tenebre, la fame che egli prova è la fame per la Parola di Dio, e il suo essere affamato deriva dal non ricevere il nutrimento spirituale che conduce ad una vita piena ed abbondante. La sua disperazione lo porta ad unirsi a un cittadino di questo paese che deve essere un Gentile, dal momento che possiede dei maiali, un uomo che è l’equivalente del principe di questo mondo. L’ironia è che egli ha dato lo splendore della casa di suo padre in cambio di un letto tra i maiali e come se non bastasse, è anche così disperato per il cibo, che comincia a desiderare quello dei maiali che dovrebbe essere un alimento inappetibile e non nutriente, come il cibo offerto dal diavolo.
Malgrado il suo peccato, lo Spirito non si è allontanato da lui, ed egli è ancora un figlio che conosce l’amore e la misericordia di suo padre. Ritornare alla casa del padre significa ritornare al Paradiso ed essere ricongiunto ai propri cari, questa è la prima confessione in cui egli cerca la riconciliazione con il padre. Seguendo il modello della preghiera del Signore, il figlio prodigo dichiara che Suo Padre nei Cieli conosce i suoi peccati, la sua confessione è indirizzata tanto al padre terreno quanto al Padre celeste, egli non è più degno di essere chiamato figlio, e vuole andare come un lavoratore alla vigna. Uno è figlio per la nascita, amico per la virtù, servo per il lavoro e schiavo per la paura. Il padre dà inizio alla reintegrazione del figlio correndogli incontro, gettandogli le braccia al collo e dandogli il bacio della riconciliazione. La descrizione di Gesù delle azioni del padre è un ritratto di una grazia completa e totale, di un amore incondizionato che ci giunge attraverso l’azione del Padre che ci manda Suo Figlio con l’Incarnazione. Il villaggio vedrà che il figlio è stato riaccolto nella casa del padre, dal momento che ha ricevuto l’anello dell’onore ed i sandali che lo riportano alla condizione di figlio; il padre ha riaccolto il figliol prodigo alla festa divina in qualità di suo figlio. Cristo, come il vitello grasso, è sacrificato solo al momento dell’ordine del Padre per procurarci il cibo quotidiano e già nell’offerta dell’incenso da parte di Zaccaria nel tempio, il vitello grasso è presente come colui che sarà offerto in sostituzione del figlio più giovane. Adamo, che si era perso nel peccato, è ora ritrovato in
Cristo, e questo avviene anche per i Gentili, che erano morti e ora sono in vita. Sebbene alcuni commentatori dicano che il fratello maggiore rappresenta Israele è difficile fare questa identificazione. Egli si pone al di fuori della Chiesa dei Gentili, come i Giudei che ascoltano la musica di salvezza ma si rifiutano di entrare nella Chiesa. Questo figlio maggiore è sempre con il padre, dal momento che è parte della stirpe dei santi dell’Antico Testamento ed è per il fratello maggiore che Cristo è nato.
(S. Cirillo di Alessandria, S.Pier Crisologo, S.Ambrogio, S.Agostino, Filosseno di Mabbug, S.Efrem il Siro, S.Atanasio, S.Ireneo)


 Domenica prossima V^ di Quaresima, secondo il Rito Romano antico I^ di Passione, avranno inizio nella nostra Parrocchia le Santissime Quaranta Ore cioè l’adorazione prolungata del SS.Sacramento dove nostro Signore Gesù Cristo è veramente, realmente, sostanzialmente presente in Corpo, Sangue, Anima e Divinità.
Quaranta sono le Ore perchè secondo una pia tradizione tante furono quelle trascorse da Gesù nel S.Sepolcro prima della Sua gloriosa e sfolgorante Resurrezione.
E’ questo per la nostra parrocchia e logicamente per tutti coloro che parteciperanno a questa stupenda pia pratica un momento di autentica grazia in cui davanti al Re dei Re e Signore dei Signori solennemente esposto potremo instaurare  o rinsaldare il nostro rapporto d’amore con Lui, ascoltare la Sua voce, contemplare il nostro Redentore, aprirGli il nostro cuore, chiederGli tutte le grazie di cui abbiamo bisogno, ma anche molto semplicemente sostare davanti a Lui per essere rinvigoriti, sostenuti, consolati dalla sua ineffabile presenza e così, toccati dalla Grazia, iniziare a rinvigorire il nostro doveroso cammino di conversione.
 L’augurio che come pastore e responsabile di questa chiesa cordialmente porgo a ciascuno di Voi è espresso da due meravigliose frasi pronunciate da San Pier Giuliano Eymard fondatore della Congregazione del SS.Sacramento.
La prima è la seguente:”Felice l’anima che sa trovare Gesù ed ogni cosa nell’Eucaristia”.
La seconda che è scritta sull’urna preziosa che racchiude il suo corpo benedetto nella chiesa di S.Claudio a Roma così recita: “O Signore fate che io diventi lo sgabello del Vostro Trono Eucaristico”.
Possiamo veramente anche noi trovare tutte ed ogni consolazione nell’Eucaristia e spenderci senza riserve perchè ognuno possa giungere ad Essa.

Programma per le Santissime 40 Ore (17-18-19 marzo)
Domenica 17 marzo: Ore 11.00 S.Messa solenne in latino con la presenza della Corale parrocchiale diretta dal M° Elìa Macrì che eseguirà la S.Messa in canto gregoriano prevista per le Domeniche di
Avvento e di Quaresima.
            Al termine della S.Messa ci sarà una breve processione per le vie adiacenti la chiesa (piazza Vecchia, via di Tor Bandena, via del Teatro Romano, via Malcanton, via Rettori, piazza Vecchia)
Al rientro inizierà l’adorazione personale. Saranno messi a disposizione dei fogli su cui segnare il proprio nome per i turni di adorazione. Parimenti verranno distribuiti dei sussidi per ben partecipare alla S.Messa con traduzione italiana a fronte dei testi latini. Bisogna però precisare che la vera autentica, profonda partecipazione alla S.Messa è l’unione spirituale convinta, radicata, totale alla Vittima sacrificale: Gesù Cristo Signore allo stesso tempo Sacerdote ed olocausto di soave fragranza.
                                   Ore 17.30: S.Messa d’orario in latino con cantici eseguiti dalla nostra Corale parrocchiale.
                                   Ore 18.30: Ora comunitaria di adorazione (Vespro solenne, omelia del rev. padre predicatore p. Damiano Esposti dei Barnabiti, canto solenne del “Miserere” e Benedizione Eucaristica. E’ presente la Corale parrocchiale diretta dal M° Elìa Macrì
Lunedì 18 marzo:    Ore 09.00: S.Messa d’orario in italiano con omelìa del rev.padre predicatore, Esposizione Eucaristica ed adorazione personale
                                   Ore 17.30: S.Messa in latino con accompagnamento d’organo
                                   Ore 18.30: Ora comunitaria di adorazione (Vespro solenne, omelia del rev. padre predicatore p. Damiano Esposti dei Barnabiti, canto solenne del “Miserere” e Benedizione Eucaristica. E’ presente la Corale parrocchiale diretta dal M° Elìa Macrì
Martedì 19 marzo: Solennità di S.Giuseppe, Sposo della B.V. Maria e Patrono della Chiesa Universale. (Non è festa di precetto)
                                   Ore 09.00 S.Messa d’orario in italiano con omelia del rev. padre predicatore, Esposizione Eucaristica ed adorazione personale.
                                   Ore 18.30: S.Messa solenne in latino “coram Exposito” in onore di S.Giuseppe. Al termine verrà impartita la Benedizione Eucaristica a conclusione delle solenni 40 Ore.
E’ presente la Corale parrocchiale diretta dal M° Elìa Macrì che eseguirà il “Proprio” in gregoriano e la “Missa regia” di H.T. Dumont.

            La chiesa rimarrà aperta tutto il giorno senza interruzioni.
           
Sentitamente ringrazio a nome mio e di tutti il rev. p. Damiano Esposti per la sua significativa e preziosa presenza per le sue riflessioni e per la cordiale amicizia. Inoltre ringrazio di cuore il rev. Confratello Don Valentino Viganò e gli altri sacerdoti e religiosi presenti per la loro generosa disponibilità ad intervenire a questo importantissimo momento di preghiera e di adorazione al Dio Nascosto ma sempre ineffabilmente presente e rendere perciò splendide, con la loro fattiva collaborazione, le Sacre Celebrazioni.

Durante l’entrante settimana ricordiamo:
Domenica 10 marzo ore 18.30: Via Crucis solenne, Benedizione con la Reliquia della S.Croce, bacio della Reliquia ed Assoluzione al Tumulo a suffragio di tutti i Defunti.
E’ presente la Corale parrocchiale diretta dal M° Elìa Macrì che eseguirà, fra gli altri, il mottetto “Beati mortui” del celebre compositore tedesco Felix Mendelssohn-Bartholdy (1809-1847)
Sabato 16 marzo:  Ore 17.30 S.Messa d’orario
                                 Ore 19.00: S.Messa d’orario in latino con cantici

            A tutti il mio saluto e la paterna benedizione                  

                                                                                                                      Don Stefano Canonico

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