DOMENICA
XX DEL TEMPO ORDINARIO
(SECONDO IL RITO ROMANO
ANTICO: XII DOPO PENTECOSTE, Lc.10,23-37)
19 agosto
2012
Vangelo: Gv.6,51-58
Spiega ancora
S.Agostino:”I fedeli dimostrano di conoscere il corpo di Cristo, se
non trascurano di essere il corpo di Cristo. Diventino corpo di
Cristo se vogliono vivere nello Spirito di Cristo. Dello Spirito di
Cristo vive soltanto, il corpo di Cristo.
Capite,fratelli miei, ciò
che dico? Tu sei un uomo, possiedi lo spirito e possiedi il corpo.
Chiamo spirito ciò che comunemente si chiama anima, per la quale sei
uomo: sei composto infatti di anima e corpo. E così possiedi uno
spirito invisibile e un corpo visibile. Ora dimmi: quale è il
principio vitale del tuo essere? E’ il tuo spirito che vive del tuo
corpo, o è il tuo corpo che vive del tuo spirito? Che cosa potrà
rispondere chi vive (e chi non può rispondere, dubito che viva), che
cosa dovrà rispondere chi vive? E’ il mio corpo che vive del mio
spirito. Ebbene,vuoi tu vivere dello Spirito di Cristo? Devi essere
nel Corpo di Cristo. Forse che il mio corpo vive del tuo spirito? No,
il mio corpo vive del mio spirito, e il tuo del tuo. Il corpo di
Cristo non può vivere se non dello Spirito di Cristo…Mistero di
amore! Simbolo di unità! Vincolo di carità! Chi vuol vivere, ha
dove vivere, ha di che vivere. S’avvicini, creda, entri a far parte
del Corpo e sarà vivificato. Non disdegni d’appartenere alla
compagine delle membra, non sia un membro infetto che si debba
amputare, non sia un membro deforme di cui si debba arrossire. Sia
bello, sia valido, sia sano, rimanga unito al corpo, viva di Dio per
Iddio; sopporti ora la fatica in terra per regnare poi in cielo”.
Si ricorda per l’entrante settimana:
Domenica 19 agosto ore 18.30
recita del S.Rosario, breve omelia, Benedizione Eucaristica
Mercoledì 22 agosto: Beata
Maria Vergine Regina.
Ore 09.00 S.Messa d’orario con
cantici
Sabato 25 agosto: ore 17.30
S.Messa mensile in suffragio di Mons. Antonio Dessanti
A tutti il mio
cordiale saluto e la paterna benedizione.
Don Stefano Canonico
Omelia tenuta nella
nostra chiesa mercoledì 14 agosto u.s. dal Sacerdote Novello della
Fraternità Sacerdotale San Pietro, don Francesco Riegger durante la
S.Messa delle ore 19.00 in onore della B.V. Maria assunta in cielo.
Reverendo parroco, reverendo monsignore, reverendi confratelli, cari
fedeli,
è una grande gioia per
me celebrare questa prima santa messa solenne nella vostra parrocchia
che ormai conosco già da parecchi anni e di cui stimo
particolarmente le magnifiche celebrazioni liturgiche.
Ringrazio nuovamente il parroco don Stefano per il suo generoso
invito che ho accettato con molto piacere e tutti voi qua convenuti
per festeggiare la Madonna e il dono di un nuovo sacerdote.
La
liturgia è assaggio della gloria celeste, soprattutto quando ci si
presenta in tutto il suo splendore e la sua bellezza, nei preziosi
paramenti, nella musica sacra, nelle cerimonie curate fino al
dettaglio, nelle diverse preghiere del messale romano che spesso
risalgono ai tempi dell’antichità cristiana.
Nel
libro dell’Apocalisse leggiamo come anche in cielo si svolge una
liturgia, un culto reso a Dio dagli Angeli e i Santi che non ha fine
e nel quale la creazione trova il suo vero adempimento. ““Durante
la visione poi intesi voci di molti angeli intorno al trono e agli
esseri viventi e ai vegliardi. Il loro numero era miriadi di miriadi
e migliaia di migliaia e dicevano a gran voce: “L’Agnello che fu
immolato, è degno di ricevere potenza e ricchezza, sapienza e forza,
onore, gloria e benedizione””.Questa citazione è una delle tante
di questo libro della Sacra Scrittura nel quale troviamo un tentativo
di descrivere l’infinita magnificenza della liturgia celeste.
Quando noi dunque partecipiamo alla S.Messa o ad altre celebrazioni
liturgiche siamo misteriosamente uniti con gli angeli e i Santi del
cielo che adorano il Dio vivo e vero nella beatitudine perfetta che
non gli potrà essere più tolta da nessuno. La liturgia è culmine e
fonte di tutta la vita della chiesa e di conseguenza anche di ogni
cristiano perché è per così dire il ponte tra la vita di questa
terra e la vita eterna che Dio ha preparato per ciascuno di noi. Una
differenza fondamentale tra il culto terrestre e celeste ce la spiega
S.Paolo nella prima lettera ai Corinzi:”Ora vediamo come in uno
specchio, in maniera confusa; ma allora vedremo a faccia a faccia.
Ora conosco in modo imperfetto, ma allora conoscerò
perfettamente”(13,12). I riti della Messa ci danno un senso
dell’infinita maestà di Dio benché lui stesso rimanga invisibile.
Lui è la realtà più reale e nonostante rimane sottratto allo
sguardo dei nostri occhi perché trascende infinitamente le capacità
della nostra conoscenza umana. La liturgia ha come una delle sue
caratteristiche proprio di velare il sacro, quello che appartiene in
modo particolare a Dio per dimostrarci che Dio è l’essere perfetto
e infinito. Possiamo capire il mistero di Dio solo chinandoci in
profonda umiltà davanti alla sua grandezza e lui stesso ci aiuterà
a penetrare gli abissi della sua verità e del suo amore. Dio ci
viene incontro e ci vuole innalzare a una dignità divina facendoci
partecipare alla sua vita mediante la grazia santificante che è
l’inizio della gloria celeste che portiamo nelle nostre anime fin
dal momento del battesimo e nel quale dobbiamo perseverare durante la
nostra vita.
Maria
Assunta in cielo è l’esempio folgorante e perfetto del piano di
Dio con la creazione. Dio ha creato l’uomo a sua immagine e
somiglianza non perché si lasciasse travolgere dalle forze del male,
dal peccato, da tutto ciò che è contrario a Dio, ma perché potesse
godere dell’eterna unione con Dio. L’odierna festa ci vuole
ricordare proprio questo: Il nostro destino è la gloria celeste,
anche se siamo creature deboli, sempre indigenti del soccorso di
nostro Signore. Le difficoltà della vita, la sofferenza non sono
fine in se stessi, ma passaggio alla felicità senza fine.
Nella
liturgia celebriamo il mistero della nostra redenzione, il sacrificio
dell’Agnello Immacolato, nostro Signore Gesù Cristo, fattosi
vittima innocente per noi e reso realmente presente sotto il velo
sacramentale delle specie del pane e del vino. Nell’Assunta
riconosciamo il primo e più stupefacente adempimento dell’opera di
redenzione che Cristo ha voluto compiere per tutti noi. Ella è la
redenta per eccellenza, pre-redenta e preservata dal peccato
originale già nella sua Immacolata Concezione, poi elevata a
un’intimissima e assolutamente unica unione con Gesù Cristo, vero
Dio e vero uomo. In ogni momento della sua vita è stata docile alla
volontà del suo figlio divino ed è tramite questo atteggiamento di
piena e amorosa obbedienza e disponibilità verso Dio e i suoi piani
che ha potuto raggiungere una vicinanza a Dio senza paragoni che la
esalta come Regina dei Cieli, Regina degli Angeli, Regina di tutti i
Santi. In lei la redenzione è attuata fino all’ultima conseguenza,
in quanto anche il suo corpo partecipa alla gloria e al trionfo della
resurrezione di Cristo. I Santi in cielo aspettano il giorno del
giudizio universale quando l’anima sarà di nuovo unita con il
corpo trasformato dall’onnipotenza divina in corpo celeste.
Seguiamo
quindi l’esempio di Maria Santissima cercando in ogni istante della
nostra vita di approfondire la nostra unione e la nostra amicizia con
il suo Figlio divino Gesù Cristo partecipando assiduamente e con
grande devozione alla S.Messa e alla liturgia della Chiesa.
Accostiamoci degnamente soprattutto al sacramento della penitenza che
ci restituisce l’amicizia con il Signore e della SS.Eucaristia
nella quale ci uniamo a Cristo risorto e trasfigurato e che ci
prepara alla pienezza della redenzione.
Nella
postcomunione di domenica scorsa abbiamo pregato:”Fa, o Signore,
che mediante la partecipazione al tuo Sacramento, noi sperimentiamo
l’aiuto per l’anima e il corpo, affinchè, salvi nell’una e
nell’altro, ci gloriamo della pienezza del celeste rimedio”.
Queste parole esprimono una viva fede nella forza del Sacramento
dell’Eucaristia che ci configura sempre più a Colui che in essa
riceviamo in corpo e anima e ci santifica, ci rinforza, ci sostiene
non solo spiritualmente ma anche fisicamente.
Affidiamoci
alla Beata Vergine Assunta in Cielo, segno luminoso in cielo e di
speranza per noi. Ella non mancherà di esserci vicina e di fare che
in qualsiasi situazione della nostra vita troveremo l’occasione di
crescere nell’amicizia con il Signore e di raggiungere la pienezza
della redenzione nei cieli nella quale Lei ci ha preceduto.
Note:
-
Il Parroco è a disposizione dei Fedeli dopo ogni S.Messa o per
appuntamento
- L’Ufficio parrocchiale è aperto ogni mercoledì non festivo dalle ore 9.30 alle ore 12.00
- Le offerte pervenute finora per il baldacchino sono di Euro 2.471,00 mancano Euro 1.029,00 per il completamento della spesa sostenuta.
- Le offerte ricevute per i paramenti ammontano a Euro 2.542,50 mancano Euro 957,50
Grazie
a Quanti hanno già offerto il loro contributo.
Grazie
a Quanti potranno concorrere per il saldo.
Le
offerte possono essere consegnate direttamente al parroco o a chi
per lui presente in sacrestia. Grazie
- E’ disponibile il catechismo YOUCAT per conoscere e vivere la fede della Chiesa (€ 12.99)
- Si fa presente che la nostra chiesa non riceve contributi da nessuno e quindi vive con le offerte dei fedeli. Un grazie ai benefattori.
- Per eventuali bonifici o versamenti presso la FriulAdria Credit Agricole – via Mazzini 7 –
- 34121 Trieste: conto corrente 400855/12 – codice IBAN IT68I0533602207000040085512
- Chi è interessato a consultare il “Blog” della parrocchia, su internet può digitare l’indirizzo: www.tradizionetrieste.info
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