01 gennaio 2012

Bollettino parrocchiale: Ottava del Natale del Signore - domenica 1 gennaio 2012

’Ottava del Natale viene a coincidere con la solennità di Maria Santissima Madre di Dio.

Già dal V secolo la Chiesa aveva cercato di mettere fine ai giochi e spettacoli immorali del Capod’anno istituendo in questo giorno un Ufficio intitolato: “Ad prohibendum ab idolis” (per allontanare dagli idoli).
Verso il IX secolo si fissò la memoria liturgica della Circoncisione del Signore che in varie chiese d’Italia e di Francia si celebrava già dal VI secolo. L’idea e la data di questa festa sono offerte da S.Luca (2,21) dove afferma che otto giorni dopo la nascita del Signore ebbe luogo la circoncisione e l’imposizione del nome. Ma oltre al fatto della circoncisione che è il primo sacrificio della carne di Cristo e l’imposizione del nome “Gesù” che s’interpreta “Salvatore”, la Chiesa offre alla nostra venerazione anche la maternità di Maria Vergine. L’uso di riunire nella solennità del Santo Natale la memoria della Madre al culto del Figlio è antichissima, e quando ancora precedentemente questo giorno era considerato come ottava della Natività del Signore, si celebravano due SS.Messe, una per l’Ottava di Natale e l’altra per onorare la divina maternità di Maria Santissima.

Nel 1960 il beato Giovanni XXIII riformando il calendario liturgico ripristinò in questa data la solennità dell’”Ottava della Natività del Signore” finchè nel 1969 il S.Padre Paolo VI rifacendosi all’antichissima tradizione liturgica vigente nell’Urbe volle che il primo giorno dell’anno nuovo fosse dedicato, unitamente alla celebrazione dell’Ottava della Natività, a Maria SS.ma Madre di Dio. Così infatti il Pontefice afferma nell’Esortazione Apostolica “Marialis Cultus” al n.5: “”nel ricomposto ordinamento del periodo natalizio la comune attenzione deve essere rivolta alla ripristinata solennità di Maria SS.ma Madre di Dio; essa, collocata secondo l’antico suggerimento della Liturgia dell’Urbe al primo giorno di gennaio, è destinata a celebrare la parte avuta da Maria in questo mistero di salvezza e ad esaltare la singolare dignità che ne deriva per la “Madre santa (…), per mezzo della quale abbiamo ricevuto l’Autore della vita”; ed è, altresì, un’occasione propizia per rinnovare l’adorazione al neonato Principe della pace, per riascoltare il lieto annunzio angelico (cf. Lc.2,14), per implorare da Dio, mediatrice la Regina della pace, il dono supremo della pace””.


Durante l’entrante settimana si celebrerà una fra le solennità più importanti dell’Anno Liturgico e cioè

L’EPIFANIA di NOSTRO SIGNORE GESU’ CRISTO

Epifania vuol dire apparizione, manifestazione, e presso gli Orientali originariamente aveva il medesimo significato che il Natale a Roma. Era la festa del Verbo Eterno che si rivela all’umanità rivestito di carne. Si veneravano particolarmente tre diverse circostanze di questa rivelazione storica, l’adorazione dei Magi a Betlemme, la conversione dell’acqua in vino alle nozze di Cana, ed il Battesimo di Gesù nel Giordano.
Tra gli Orientali spicca soprattutto la scena del Giordano quando lo Spirito Santo in forma di colomba discese sul Salvatore e Dio Padre dal cielo lo proclamò suo Figlio diletto.
La Chiesa di Roma, invece, sottolinea in questa solennità l’adorazione dei Magi. Lo scopo primario infatti in questa Festa è di evidenziare la manifestazione di Cristo ai Gentili, cioè ai Pagani rappresentati dai Santi Magi, per chiamarli, per invitarli alla salvezza.Questa dunque è la Festa della chiamata universale di tutti i Popoli, di tutte le Genti al Signore Gesù Salvatore e Redentore di ogni uomo che attira ogni cuore a sè ed a tutti si mostra nella Sua triplice identità: Dio, Re e Uomo.
La stella che appare ai Magi era profetizzata nel Libro dei Numeri al cap.24 dove Balaam dice che sorgerà una stella da Giacobbe e nascerà un virgulto da Israele. S.Matteo non dice dei Magi quanti fossero né come si chiamassero,ma la tradizione più antica volle che fossero tre e secondo quanto dice S.Beda il Venerabile, vissuto nell’VIII secolo, nei suoi scritti, anche prima di lui erano conosciuti con i nomi di Gasparre, Melchiorre e Baldassarre e comunemente si ritiene che fossero Re, cioè Signori di qualche territorio, sebbene non molto esteso, dove alla cura del governo dei loro sudditi univano l’amore allo studio e perciò chiamati con un vocabolo persiano “Magi” che significa uomini eruditi nella filosofia e nell’astrologia. Provenivano da luoghi posti più ad oriente della Palestina molto probabilmente dalle regioni del Golfo Persico, portando con sè dei doni preziosi ed in sè particolarmente significativi: l’oro a significare la regalità, l’incenso la divinità, la mirra l’umanità. Il Signore Gesù accetta tutti e tre questi doni perchè tutti comprendessero che Lui, come più sopra si diceva, è Re, Dio e Uomo. I Santi Magi davanti al Bambino Gesù si prostrano manifestando la loro incondizionata devozione e l’ossequio del potere e della scienza a Colui che è il Signore dei Signori, il Re dei Re e l’Autore dell’umana intelligenza attraverso la quale deriva la conoscenza. La tradizione ci dice, che furono i primi evangelizzatori e che fondarono al loro ritorno la Chiesa di Babilonia dei Caldei, oggi in Iraq. I loro santi corpi dalla città di Seria in Arabia dove erano stati sepolti vennero trasportati a Costantinopoli per ordine dell’imperatore Costantino e poi donati dall’imperatore Costanzo al governatore di Milano Eustorgio, più tardi divenuto vescovo di questa città e venerato come Santo. I corpi furono collocati dal santo Vescovo in una basilica che da lui prende il nome Eustorgiana ma conosciuta anche come la basilica dei Re. Nel 1162 l’imperatore Federico Barbarossa conquistata Milano donò i corpi dei Santi Magi all’arcivescovo Rainaldo di Colonia ed in quella città furono trasferiti il 23 luglio 1164. All’inizio del ‘900 su istanza dell’allora Arcivescovo di Milano, il Beato Cardinale Andrea Carlo Ferrari, una parte delle SS.Reliquie fu restituita e ricollocata nella sua antica e storica sede.




Ricordiamo le varie celebrazioni della settimana:

Domenica 1 gennaio 2012: OTTAVA del NATALE del SIGNORE.
SOLENNITA’ di MARIA SANTISSIMA, MADRE di DIO.
SS.Messe ore 09.00 – 11.00 – 17.30
ore 18.30 Funzione Mariana (Recita del S.Rosario, breve catechesi,
Esposizione Eucaristica, canto solenne del “Veni Creator” e
Benedizione Eucaristica)

Giovedì 5 gennaio: I^ giovedì del mese dedicato alla preghiera per le vocazioni sacerdotali e
religiose.
ore 09.00 S.Messa d’orario
ore 10.00 Solenne benedizione dell’acqua nella Vigilia dell’Epifania del Signore
ore 17.30 S.Messa d’orario (assolve il precetto festivo)
ore 19.00 S.Messa solenne in latino dell’Epifania del Signore (assolve il precetto festivo) con
l’annuncio delle Feste Mobili ed il bacio della Reliquia dei SS.Magi.
E’ presente la corale parrocchiale diretta dal M° Elìa Macrì che eseguirà la
S.Messa “Missa S.Nicolai” di Haydn per Coro ed Orchestra.



Venerdì 6 gennaio: EPIFANIA del SIGNORE (è festa di precetto) - (I^ Venerdì del Mese)
SS.Messe ore 09.00 – 11.00 – 17.30 ( in latino “coram Exposito SS.mo Sacramento”)
ore 18.30 Vesperi solenni “coram Exposito SS.mo Sacramento” Benedizione
Eucaristica e bacio del Bambino Gesù per la festa della S.Infanzia

Sabato 7 gennaio: ore 17.30 S. Messa d’orario (assolve il precetto festivo)
ore 19.00 S.Messa d’orario in latino (assolve il precetto festivo)


Cordialmente augurando a tutti un felice e sereno Anno Nuovo nella pace di Cristo, volentieri
imparto la paterna benedizione.

Don Stefano Canonico


Note:

  • Il Parroco è a disposizione dei Fedeli dopo ogni S.Messa o per appuntamento
  • L’Ufficio parrocchiale è aperto ogni mercoledì non festivo dalle ore 9.30 alle ore 12.00
  • E’ stato acquistato un baldacchino per la chiesa che è stato esposto durante le “Quaranta Ore”.
Chi può è invitato a contribuire alla spesa sostenuta di Euro 3.500,00 con un’offerta che può essere consegnata direttamente al parroco o a chi per lui presente in sacrestia. Grazie
  • Si fa presente che la nostra chiesa non riceve contributi da nessuno e quindi vive con le offerte dei fedeli. Un grazie ai benefattori.
  • Per eventuali bonifici o versamenti presso la FriulAdria Credit Agricole – via Mazzini 7 –
34121 Trieste: conto corrente 400855/12 – codice IBAN IT68I0533602207000040085512
  • Chi è interessato a consultare il “Blog” della parrocchia, su internet può digitare l’indirizzo:
www.tradizionetrieste.info

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