22 febbraio 2012

Bollettino parrocchiale: Domenica di Quinquagesima, 19 febbraio 2012

Vangelo: Mc 2,1-12

A Cafarnao si radunarono tante persone; Gesù comandò al paralitico di compiere un’azione della quale la salute era una condizione indispensabile, essendo infatti Dio incarnato, della stessa natura di Dio, ebbe l’autorità in terra di agire come Dio: se Cristo, dunque, perdona i peccati allora è veramente Dio, perché nessuno può perdonare i peccati se non Lui solo. Non serve essere paralitici esternamente, poiché talvolta alcuni lo sono internamente, la guarigione del corpo e dell’anima procede per una medesima via. Il ministero del perdono non è l’esercizio di un potere o un diritto indipendente, bensì è la manifestazione dell’opera salvifica di Dio. L’amministrazione del perdono, che secondo gli scribi è opera esclusiva di Dio, diede inizio alla violenta questione sull’identità di Gesù. (S. Agostino, S.Beda il Venerabile, S.Ambrogio, S.Giovanni Crisostomo, S.Ireneo di Lione, Novaziano, S.Clemente d’Alessandria)

Inoltre questa settimana vogliamo polarizzare la nostra attenzione sul Tempo Liturgico ormai vicinissimo: la Quaresima.
Mercoledì prossimo, infatti, con il “Mercoledì delle Ceneri” si darà inizio a questo intenso periodo di preparazione alla S.Pasqua che vuole portarci ad una conversione, vera, totale, profonda, ad un rapporto forte e stabile con il Salvatore che deve diventare il centro dell’attenzione di ciascuno di noi, lo scopo della propria esistenza.
Sino dai tempi del Papa S.Gregorio Magno s’inaugurava con il Mercoledì delle Ceneri il digiuno quaresimale. Nel IV secolo si iniziava la penitenza canonica, che i pubblici penitenti dovevano compiere per poter essere poi assolti il prossimo Giovedì Santo. Ancora nel secolo XII lo stesso Papa si portava scalzo alla chiesa di S.Sabina sull’Aventino per il rito delle Ceneri.
L’odierna cerimonia dell’imposizione delle Ceneri è un ultimo rimasuglio dell’imposizione canonica della penitenza ai peccatori. I 40 giorni di durata della S.Quaresima è palese richiamo al periodo di penitenza e digiuno trascorso da Nostro Signore Gesù Cristo nel deserto.
Qui si fa la seguente inserzione: La suddetta chiesa è ancora oggi deputata a “stazione” (in latino “statio”) “in capite ieiunii” cioè letteralmente: “all’inizio del digiuno” il “Mercoledì delle Ceneri”, appunto.
La parola “statio” (“stazione”) è una delle tante che dal linguaggio militare romano passarono a quello cristiano. Stazione presso gli antichi Romani designava un appostamento di soldati nelle regioni straniere. Tertulliano (155/160-240) applicando questo termine ai cristiani afferma: “I cristiani sono una milizia; per cui devono osservare le stazioni come i soldati”. Pertanto “stazione” nel II e III secolo voleva significare una levata mattutina, digiuno e servizio liturgico ad una determinata chiesa. In seguito questo giorno di servizio o festa liturgica comportò una processione, una litania e la celebrazione della S.Messa con assistenza del clero e del popolo.
A Roma, specie nelle vigilie ed in tempo di penitenza, erano frequenti le stazioni nelle varie chiese. Ad esse spesso interveniva il Papa stesso che celebrava i diurni misteri. Ordinariamente la processione stazionale cominciava verso l’ora nona (le tre pomeridiane), in un’altra basilica vicina, nella quale il popolo si radunava ed attendeva l’arrivo del Pontefice con il Suo seguito; quindi, al canto delle Litanie dei Santi, il corteo si dirigeva verso la chiesa stazionale in cui aveva luogo il S.Sacrificio che terminava quando il sole già volgeva al tramonto.
Sulla scia di questa veneranda e significativa tradizione che attraverso il gesto esterno della processione vuole indurci a compiere un serio cammino di autentica e profonda conversione attraverso l’intercessione preziosa dei santi e per richiamare i fedeli alla salutare meditazione delle sofferenze di Gesù Cristo sopportate per la nostra salvezza, e per indurli ad imitare con gratitudine ed amore il Salvatore nonché stimolarli a compiere degni frutti di penitenza così necessaria a conseguire la salvezza eterna, la Parrocchia, anche quest’anno, organizza a questo fine una processione con il S.Crocifisso che partirà dalla chiesa di S.Maria Maggiore (Madonna della Salute) e raggiungerà poi la nostra chiesa (B.V.del Rosario) per domenica 26 febbraio I^ domenica di Quaresima alle ore 16.15.
Sarà poi cantato, dalla nostra Corale parrocchiale diretta dal M° Elìa Macrì, il “Miserere” di Gregorio Allegri (1582-1652) e l’inno “Vexilla Regis prodeunt” di Venanzio fortunato (VI secolo) in onore della S.Croce con la cui Reliquia verrà impartita la benedizione e quindi sarà offerta, per chi lo desidera, da baciare come gesto squisito di amore e di onore verso quel terribile strumento di morte che Nostro Signore Gesù Cristo trasformò in strumento di salvezza.

Seguirà la S.Messa come d’orario,
alle ore 17.30 in latino
Alle ore 18.30 solenne “via Crucis” seguendo il testo e la musica composti da S. Leonardo da Porto Maurizio.

Ricordiamo, invece, per l’entrante settimana:

Domenica 19 febbraio: ore 18.30 Vesperi solenni della Domenica di Quinquagesima, omelia sulle
Virtù, canto solenne del “Miserere” per chiedere perdono a Dio
dei peccati del Carnevale e Benedizione Eucaristica.

Mercoledì 22 febbraio: Mercoledì delle Ceneri – astinenza e digiuno
SS.Messe: ore 09.00 Benedizione ed imposizioni delle S.Ceneri
ore 19.00 Solenne Benedizione ed imposizione delle S.Ceneri a cui fa seguito la
S.Messa cantata in latino

Venerdì 24 febbraio: ore 18.30 “Via Crucis”

Sabato 25 febbraio: ore 10.30 S.Messa cantata da “Requiem” in suffragio di Mons. Antonio
Dessanti nel trigesimo” della sua morte.
ore 17.30 S.Messa d’orario
ore 19.00 S.Messa d’orario cantata in latino della I^ domenica di Quaresima

Domenica 26 febbraio: I^ domenica di Quaresima, solenne processione penitenziale con il
S.Crocifisso.
Inizio ore 16.15 a S.Maria Maggiore con arrivo alla Chiesa del Rosario.

Tutti sono cordialmente invitati a partecipare a questo momento intenso di preghiera e di grazia

Si rammenta che al Mercoledì delle Ceneri e al Venerdì Santo si è tenuti al digiuno e all’astinenza, gli altri venerdì di Quaresima all’astinenza a meno che non coincida con una solennità ad esempio il 19 marzo (S:Giuseppe) o il 25 marzo (l’Annunciazione del Signore): In tutti gli altri venerdì dell’anno, a meno che coincidano con un giorno annoverato fra le solennità, si deve osservare l’astinenza come più sotto precisato oppure si deve compiere qualche altra opera di penitenza, di preghiera o di carità.
Per digiuno si intende fare un unico pasto durante la giornata, ma non proibisce di prendere un po’ di cibo al mattino e alla sera.
L’astinenza proibisce l’uso delle carni come pure dei cibi e delle bevande che, ad un prudente giudizio, sono da considerarsi come particolarmente ricercati e costosi.
Il digiuno e l’astinenza come sopra precisati sono consigliati il Sabato Santo fino alla Veglia pasquale.
Alla legge del digiuno sono tenuti tutti i maggiorenni fino al 60° anno inziato, alla legge dell’astinenza coloro che hanno compiuto il 14° anno di età e rimane valida tutta la vita.
Dall’osservanza dell’obbligo della legge del digiuno e dell’astinenza può scusare una ragione giusta, come ad esempio la salute malferma.
Per eventuali ulteriori precisazioni ci si può rivolgere ad un sacerdote.

Augurando a tutti una proficua S.Quaresima, ricordando nella preghiera ciascuno di Voi imparto volentieri la mia benedizione.

Don Stefano Canonico



Note:

  • Il Parroco è a disposizione dei Fedeli dopo ogni S.Messa o per appuntamento
  • L’Ufficio parrocchiale è aperto ogni mercoledì non festivo dalle ore 9.30 alle ore 12.00
  • E’ stato acquistato un baldacchino per la chiesa che è stato esposto durante le “Quaranta Ore”.
Chi può è invitato a contribuire alla spesa sostenuta di Euro 3.500,00 con un’offerta che può essere consegnata direttamente al parroco o a chi per lui presente in sacrestia. Grazie
  • Si fa presente che la nostra chiesa non riceve contributi da nessuno e quindi vive con le offerte dei fedeli. Un grazie ai benefattori.
  • Per eventuali bonifici o versamenti presso la FriulAdria Credit Agricole – via Mazzini 7 –
34121 Trieste: conto corrente 400855/12 – codice IBAN IT68I0533602207000040085512
  • Chi è interessato a consultare il “Blog” della parrocchia, su internet può digitare l’indirizzo:
www.tradizionetrieste.info

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