Partecipazione alla comunione dei
santi
La
partecipazione alla comunione dei santi ossia ai beni soprannaturali
avviene principalmente attraverso la carità e la vita di grazia.
Però non tutti i fedeli partecipano allo stesso modo al reciproco
scambio dei beni; ciascuno vi partecipa in misura della sua fede e
della sua carità.
Chi
ha più fede e più carità ha maggiore vita soprannaturale, ha
maggiori beni spirituali e li partecipa in maggiore quantità, li può
riversare con più abbondanza sugli altri e sulle anime del
Purgatorio.
Per
ricevere di più e per dare di più si deve aumentare la vita di
grazia. Più è viva la fede, più è grande la carità e più si ha
e più si dà. Più è intensa la vita di grazia e più si riceve e
più si dona. E più si dona e più si riceve.
Allora
perché le nostre opere e suffragi abbiano valore, perché il nostro
dare ai morti e ai vivi sia abbondante e perché anche il nostro
ricevere sia abbondante, preoccupiamoci di avere la fede, la carità
e la vita di grazia.
La
fede è la base della nostra vita spirituale. Perciò non una fede
incerta o quasi spenta, ma fede viva. Più la fede è viva e vissuta
con le opere e più possiamo meritare.
La
carità che ci fa amare Dio come sommo bene e il prossimo per amore
di Dio, è il principio di ogni atto meritorio. Più si ama Dio e più
si merita. Più osserveremo la sua legge e più sarà grande in noi
la carità, e più doni e grazie avremo e più daremo agli altri.
Perciò non una carità debole, ma forte, capace anche di atti
eroici.
La
grazia santificante è il più grande dono che possiamo avere. Essa
dà ad ogni nostra azione un valore soprannaturale. Quindi non una
vita di grazia ad intervalli, ma continua ed intensa.
Chi
non vive di fede, chi non pratica la carità, chi non si impegna
seriamente a vivere in grazia non conclude e non merita niente né
per sé per gli altri, né per i morti. Può partecipare anche a due
Messe al giorno, può fare molte comunioni e recitare Rosari, ma con
poco o senza profitto perché manca il vero spirito, manca la
sostanza della vita cristiana.
Esempio: La
conversione di Thomas Merton
Thomas
Merton da giovane non era religioso. Ebbe però un’improvvisa crisi
di coscienza e si convertì e si fece trappista. Egli disse che,
prima della conversione sentì la presenza di suo padre morto che gli
comunicò una luce interiore che lo liberò dalle sue pesanti catene.
Merton
si trovava a Roma e visitava le chiese più antiche per ammirare le
opere d’arte. Una notte, dopo una giornata di visite alle sue
chiese preferite, ebbe una viva sensazione della presenza di suo
padre. Gli parve che suo padre, morto da più di un anno, gli fosse
vicino. E gli sembrò una presenza viva, impressionante come se gli
avesse parlato. E ne fu scosso, comprese la triste condizione, pensò
a Dio e lo pregò perché lo aiutasse a liberarsi delle cose che lo
facevano schiavo.
Merton
non aveva mai pregato nelle chiese che aveva visitato, non si era mai
inginocchiato. Invece, dopo quella notte, al mattino presto, salì
sull’Aventino deserto con l’anima straziata dal dolore ed entrò
in Santa Sabina per pregare. Prese l’acqua santa alla porta, andò
verso l’altare, si inginocchiò lentamente e con la fede che poteva
avere recitò il “Padre nostro”. Passò a santa Sabina una
mezz’ora di lacrime e di appassionata preghiera. Dopo aver rivolto
uno sguardo alla Madonna del Sassoferrato, si fermò nell’atrio a
vedere l’arancio miracoloso di S.Domenico. Poi uscì all’aperto
con la sensazione di essere rinato, si sedette su un muricciolo in
pieno sole e gustò la pace che sentiva nel cuore.
I vivi aiutano i morti,
ma anche i morti aiutano i vivi.
Impariamo a conoscere
e ad amare i Santi.
Giovedì prossimo 22
novembre ricorre la Festa di S.Cecilia Vergine e Martire, Patrona
della Musica Sacra.
Il
culto di S.Cecilia, in onore della quale nel V secolo venne costruita
a Roma una basilica, si diffuse ovunque a motivo della sua “Passio”.
In essa Cecilia è esaltata come il modello più perfetto di donna
cristiana, che per amore del Signore ha professato la verginità e ha
subito il martirio.
Cecilia,
nobile e ricca, si recava quotidianamente ad assistere alla S.Messa
celebrata da papa Urbano nelle catacombe lungo l’Appia, attesa da
una moltitudine di poveri, che ne conoscevano la generosità.
Cecilia, data in sposa a Valeriano, nel giorno delle nozze, “mentre
gli organi suonavano, ella cantava nel suo cuore soltanto per il
Signore” (da questo brano della “Passio” ha avuto origine il
patrocinio di Cecilia sulla musica sacra); poi, giunta la notte, la
giovane disse a Valeriano: “Nessuna mano profana può toccarmi,
perché un Angelo mi protegge. Se tu mi rispetterai, egli ti amerà,
come ama me”..
Al
contrariato sposo non restò che accogliere il consiglio di Cecilia,
farsi istruire e battezzare da papa Urbano e poi condividere lo
stesso ideale di purezza della sposa, ricevendo in ricompensa la
stessa sorte gloriosa: la palma del martirio, al quale per grazia
divina venne associato anche il fratello di Valeriano, Tiburzio
ambedue storicamente accertati e sepolti nelle catacombe di
Pretestato. Dopo il processo, riferito con dovizia di particolari
dall’autore della “Passio”, Cecilia, condannata alla
decapitazione, ebbe tre poderosi fendenti dal carnefice, senza che la
sua testa cadesse recisa: aveva domandato e ottenuto la grazia di
rivedere papa Urbano prima di morire.
In
attesa di questa visita ella continuò per tre giorni a professare la
fede. Non potendo proferire parole, espresse con le dita il suo credo
in Dio Uno e Trino. E in questo atteggiamento l’ha scolpita il
Maderno nella celebre statua.
Ricordiamo per l’entrante
settimana:
Domenica 18 novembre ore 18.30:
Recita del S.Rosario, breve catechesi e Benedizione Eucaristica
Mercoledì 21 novembre: Festa
della Madonna della Salute
Ore 09.00 S.Messa d’orario
in onore della Beata Vergine Maria
Giovedì 22 novembre: Festa di
S.Cecilia Vergine e Martire Patrona della Musica Sacra.
Ore 09.00 S.Messa d’orario
Ore 18.30 S.Messa cantata in
latino.
E’ presente la corale parrocchiale diretta dal M° Elìa Macrì
Anticipiamo:
Domenica 25 novembre alle ore 09.00,
la S.Messa sarà celebrata a suffragio di Mons. Antonio Dessanti
Come ricordato la
settimana scorsa Mons. Guido Pozzo celebrerà una solenne S.Messa
Pontificale nella nostra chiesa sabato 15 novembre p.v. alle ore
18.30.
In questa
occasione ci sembra opportuno offrirgli a nome di tutta la
parrocchia, un dono come attestazione di stima e riconoscenza nonché
di affetto nei suoi confronti. Chi perciò desiderasse contribuire
con un’offerta è gentilmente pregato di rivolgersi al parroco.
Grazie
A tutti i saluti più cordiali e la
consueta paterna benedizione.
Don Stefano Canonico
Note:
-
Il Parroco è a disposizione dei Fedeli dopo ogni S.Messa o per
appuntamento
- L’Ufficio parrocchiale è aperto ogni mercoledì non festivo dalle ore 9.30 alle ore 12.00
- Le offerte pervenute finora per il baldacchino sono di Euro 2.531,00 mancano Euro 969,00 per il completamento della spesa sostenuta.
- Le offerte ricevute per i paramenti ammontano a Euro 2.752,50 mancano Euro 747,50
Grazie
a Quanti hanno già offerto il loro contributo.
Grazie
a Quanti potranno concorrere per il saldo.
Le
offerte possono essere consegnate direttamente al parroco o a chi
per lui presente in sacrestia. Grazie
- E’ disponibile il catechismo YOUCAT per conoscere e vivere la fede della Chiesa (€ 12.99)
- Si fa presente che la nostra chiesa non riceve contributi da nessuno e quindi vive con le offerte dei fedeli. Un grazie ai benefattori.
- Per eventuali bonifici o versamenti presso la FriulAdria Credit Agricole – via Mazzini 7 –
- 34121 Trieste: conto corrente 400855/12 – codice IBAN IT68I0533602207000040085512
- Chi è interessato a consultare il “Blog” della parrocchia, su internet può digitare l’indirizzo: www.tradizionetrieste.info
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