Vangelo: Gv.6,41-51
Dice S.Agostino: “O
sacramento di pietà, o segno di unità, o vincolo di carità! Chi
vuol vivere, ha dove vivere, ha donde attingere la vita. Si accosti,
creda, sarà incorporato, sarà vivificato. Quando nostro Signore
Gesù Cristo, come abbiamo sentito dalla lettura del Vangelo, affermò
di essere Lui il pane disceso dal Cielo, i Giudei cominciarono a
mormorare dicendo: <ma non è costui Gesù, il figlio di Giuseppe,
del quale conosciamo il padre e la madre? Come può dire dunque: sono
disceso dal Cielo? Essi erano lontani da quel pane celeste, ed erano
incapaci di sentirne la fame. Avevano la bocca del cuore malata;
avevano le orecchie aperte ma erano sordi, vedevano ma erano ciechi.
Infatti questo pane richiede la fame dell’uomo interiore; per cui
in altro luogo il Signore dice:< Beati quelli che hanno fame e
sete di giustizia, poiché essi saranno saziati>. E l’apostolo
Paolo dice che la nostra giustizia è Cristo. Perciò chi ha fame di
questo pane, deve sentir fame di giustizia: ma della giustizia che
discende dal Cielo, della giustizia che Iddio dà, non di quella che
l’uomo si fa da sé. Se, infatti, l’uomo non si facesse una sua
giustizia, non direbbe il medesimo Apostolo a proposito dei Giudei: <
Misconoscendo la giustizia di Dio e volendo stabilire la propria, non
si sono sottomessi alla giustizia di Dio>. Così erano costoro:
incapaci d’intendere il pane del Cielo, perché, sazi della propria
giustizia non sentivano fame della giustizia di Dio. Cosa s’intende
qui per giustizia di Dio e giustizia degli uomini? Per giustizia di
Dio s’intende non la giustizia per cui Dio è giusto, ma quella che
Dio comunica all’uomo, affinchè l’uomo sia giusto per grazia di
Dio. E quale era, invece, la giustizia di quei tali? Una giustizia
che essi presumevano dalla loro forza, illudendosi di poterla
compiere appoggiandosi sulla propria virtù. Ora nessuno può
adempiere la legge, senza l’aiuto della grazia, che è il pane che
discende dal Cielo. <Compie la legge, dice in maniera concisa
l’Apostolo, soltanto chi ama: chi ama non il denaro, ma chi ama
Dio; chi ama non la terra o il cielo, ma Colui che ha fatto il cielo
e la terra. Donde attinge l’uomo questo amore? Ascoltiamo lo stesso
Apostolo <l’amore di Dio viene versato nei nostri cuori per
mezzo dello Spirito Santo che ci è donato>. Il Signore che
avrebbe donato lo Spirito Santo, affermò di essere il pane che
discende dal Cielo, esortandoci a credere in Lui. Mangiare il pane
vivo, infatti, significa credere in Lui. Chi crede, mangia; in modo
invisibile è saziato, come in modo altrettanto invisibile rinasce.
Egli rinasce di dentro, nel suo intimo diventa un uomo nuovo. Dove
viene rinnovellato, lì viene saziato.
Il 15 agosto
celebreremo con grandissima solennità l’Assunzione al Cielo della
B.V. Maria in anima e corpo.
Con
ogni probabilità questa è la più antica tra le feste della Vergine
poiché, se fin dall’inizio si ebbe cura nella Chiesa di celebrare
i giorni della morte dei Martiri prima, poi dei confessori e delle
Vergini, così dev’essere stato anche per il giorno della morte
della B.V. Maria. Secondo un illustre scrittore il 15 agosto deve
essere stato celebrato come tale già prima del concilio di Efeso
(431 d.C.), in cui venne proclamata la divina maternità di Maria
(Maria Madre di Dio), anche se a Roma compare propriamente come Festa
sotto il pontificato di Sergio I nel VII secolo. Papa Leone IV
nell’847 vi aggiunse una Vigilia ed un’Ottava. Prima del 630 d.C.
questa Solennità veniva chiamata “Dormizione” o “Riposo”,
termini molto appropriati e significativi per sottolineare che la
morte della Vergine, preservata dal peccato originale e da ogni altro
peccato, non fu angosciosa, traumatica, tremenda ma, al contrario, fu
un dolce, soave “addormentarsi in Dio”. Per quanto appunto
riguarda la fine della B.V.Maria, S.Giovanni Damasceno († a metà
dell’VIII sec.), uno dei grandi Padri della Chiesa, fornisce una
narrazione estremamente suggestiva e teologicamente ineccepibile.
Egli afferma che la salma della Madre di Dio sarebbe stata deposta
nell’orto del Getsemani in presenza di tutti gli Apostoli, eccetto
Tommaso che giunse il terzo giorno dopo la sepoltura; quando si aprì
il sepolcro perché questo Apostolo potesse venerare il corpo della
Vergine, non si trovarono che i lini profumati di aromi, per cui gli
Apostoli dedussero che il Signore aveva assunto in Cielo il corpo che
lo aveva generato. E’ evidente il parallelismo tra gli ultimi
eventi della vita di Cristo e quelli di Maria a significare la
strettissima relazione, logicamente non solo parentale, e l’intima
unione spirituale tra il Signore e Sua Madre. Partecipe in vita degli
avvenimenti che accaddero al Figlio, lo fu anche in morte.
L’Assunzione
segna dunque l’ingresso trionfale di Maria in Cielo, la Sua
glorificazione, la sua incoronazione nella Corte celeste, il giorno
in cui Maria fu elevata in anima e corpo nel più alto dei Cieli di
cui fu proclamata Regina. Giorno quindi di allegrezza per gli Angeli
e per gli uomini che lodano e benedicono il Signore per aver operato
in Lei così grandi meraviglie, giorno d’incomparabile gloria per
questa umile Vergine che le Tre Persone dell’adorabile Trinità
colmano di onori: Dio Padre l’accoglie come Sua Figlia prediletta,
Dio Figlio La riceve con deferenza come Madre Sua, Dio Spirito Santo
La saluta come Sposa carissima e come il più augusto tempio da Lui
abitato. Il S.Padre Giovanni Paolo II, nell’enciclica Mulieris
Dignitatem, afferma: “In Maria assunta con il corpo in
Cielo, si manifesta pienamente la vittoria pasquale del Cristo, si
compiono i misteri della nostra salvezza, si rivela il volto
dell’umanità quale Dio la concepì nella prima creazione e quale
si manifesterà in ciascuno di noi nell’ultimo giorno. La solennità
dell’Assunta che si presenta in certo modo come la “pasqua
mariana dell’estate” può essere l’occasione per richiamare il
valore della persona umana, corpo e spirito, nella luce del mistero
di Maria glorificata insieme con Cristo”.
Per
stimolare la nostra personale preghiera e riflessione sulla Vergine
benedetta proponiamo questa splendida poesia in onore dell’Assunta
composta da Adamo di S.Vittore (+ ca 1192)
Nell’Assunzione
della beata MariaVergine
Ave,
o Vergine singolare, Madre della nostra salvezza; tu sei chiamata
Stella del mare, Stella non vagante; non permettere che noi
naufraghiamo nel mare di questa vita, ma implora sempre per noi il
tuo Salvatore
Il
mare infierisce, fremono i venti, i flutti si alzano turbolenti, la
nave avanza, ma quanti ostacoli si oppongono alla sua rotta! Da una
parte le sirene del piacere, il dragone, i cani con i pirati; tutte
queste cose minacciano di morte persone pressoché disperate.
Dopo
gli abissi, l’onda furente spinge ora verso il cielo la barca,
vacilla l’albero, si piega la vela, si interrompe il lavoro del
marinaio. In mezzo a questi mali il nostro uomo animale si abbatte;
ma tu, o madre spirituale, salvaci mentre stiamo per perire.
Tu,
irrorata da celeste rugiada e con il fiore della castità intatto,
hai recato al mondo, in modo insolito, un nuovo fiore. Il Verbo,
uguale al Padre, entrando in un corpo verginale, per noi diventa
corporeo all’ombra del ventre.
Colui
che con potenza regge tutte le cose, ti ha prevista e ti ha scelta;
né, riempiendo le tue sante viscere, ha infranto i sigilli della
verginità. Contrariamente alla legge data alla prima genitrice, tu,
diventando Madre con il parto del Salvatore, non hai sofferto né
pressione né dolore.
O
Maria, per la dignità dei tuoi meriti, sei l’unica ad essere
elevata al di sopra degli angeli. Giorno felice, quello di oggi, in
cui tu ascendi alle regioni superne! Con materna pietà, guarda a noi
che siamo nell’abisso.
O santa radice, o radice
viva; o fiore, vite e ulivo, che fruttifica senza l’aiuto di alcuna
energia innestata. O lampada per il sole, splendore del polo, che
quanto a splendore superi il sole, affidaci al figlio tuo, affinchè
non ci giudichi severamente.
Al cospetto del sommo Re
ricordati del tuo piccolo gregge che, pur avendo trasgredito la legge
assegnatagli, confida nel perdono. Il giudice mite e benigno, giudice
degno di lode perenne, fattosi vittima della Croce, ha offerto ai
colpevoli un pegno di speranza.
O Gesù, frutto di un
santo ventre, in mezzo ai flutti del mondo sii per noi la via, la
guida e il libro utile per raggiungere i luoghi celesti. Tieni tu il
timone, governa la nave; dopo aver sedato la grave tempesta, nella
tua clemenza donaci di raggiungere il porto tranquillo.
Anche quest’anno per la solennità dell’Assunzione della B.V.
Maria sarà presente tra noi il Coro di Oxford (U.K.) “Sonore Vocal
Ensemble” che animerà come sempre in modo superlativo le varie
celebrazioni liturgiche ed eseguirà la sera del 15 agosto il
tradizionale concerto.
Il Sonore
Vocal Ensemble è un coro misto formato da sedici elementi
selezionati, la maggioranza professionisti e allievi di canto
provenienti dai Colleges dell’Università di Oxford. Fondato da
Thomas Primrose e Ollie Winstone, il gruppo ha debuttato
ufficialmente presso la Christ Church Cathedral di Oxford nel 2007.
Nonostante la sua breve storia, il coro ha già al suo attivo
numerosi concerti in tutta l’Inghilterra; dapprima specializzato
esclusivamente nei periodi del ‘500 e ‘900, esso si dedica oggi
ad un repertorio più vasto, comprendente, tra l’altro, anche il
canto gregoriano e la tradizione anglicana.
Dal 2007 il
“Sonore Vocal Ensemble” è stabilmente presente nella Regione
Friuli Venezia Giulia nel quadro di progetto musicale liturgico dal
titolo “Musica dello Spirito”, promosso in occasione delle
solennità dell’Assunta dall’Associazione “Amici della musica
Luigi e Federico Ricci” di Trieste, ospitato nella Chiesa
parrocchiale e Cappella civica della Beata Vergine del Rosario in
Trieste, che ha previsto esibizione in altre località della nostra
Regione e nel vicino Veneto.
Il
direttore, Thomas Primrose, intrapresa
la sua carriera musicale come corista e successivamente come
assistente organista presso la chiesa di St. Peter and Paul a
Chingford (Inghilterra) è stato nominato nel 2003 ‘Organ Scholar’
e Direttore del Coro presso il Worcester College di Oxford. Nel 2006
ha ottenuto il titolo europeo di Bachelor of Art e conseguito a pieni
voti il Diploma del Royal college of Organist. Perfezionatosi
successivamente con docenti quali David Titterington and Kevin Bowyer
(organo) e con Andrew Gant ed Edward Higginbottom (direzione corale),
egli opera attualmente in qualità di organista e assistente
direttore del coro presso la Cattedrale di Norwich. Un’intensa
attività direttoriale lo ha portato, nel 2006, a fondare con Ollie
Winstone il coro ‘Sonore Vocal ensemble’. Con esso Thomas
Primrose ha avuto modo di eseguire un repertorio spaziante dalla
polifonia rinascimentale ai contemporanei, studiando con particolare
interesse la musica di Gesualdo da Venosa. Quale organista e
direttore, ha inoltre al suo attivo varie incisioni su CD, che hanno
ricevuto un unanime consenso di pubblico e critica.
L’organista,
Elìa Macrì, è nato a Trieste, ha studiato al conservatorio
della sua città con Rita Verardi e Igor Cognolato, conseguendo con
il massimo dei voti e la lode il biennio superiore ad indirizzo
interpretativo. Ha frequentato per tre anni l’Accademia Ferenc
Liezt di Budapest, dove ha avuto la possibilità di approfondire lo
studio del pianoforte con Rita Wagner e della musica da camera con
Andràs Kemenes. Ha seguito masterclass e seminari con maestri quali
Dario De Rosa, Benedetto Lupo, Angela Hewitt ed Arnaldo Choen. Ha
frequentato il corso biennale presso la Scuola superiore
internazionale di Musica da Camera del Trio di Trieste a Duino (TS)
curando, con il Trio di Parma, il repertorio per quartetto con
pianoforte. Svolge attività concertistica in diverse manifestazioni
sia in formazione cameristica che solistica. Gli sono stati conferiti
più volte dei premi di studio offerti dalla “Fondazione Ananian”
di Trieste destinati agli studenti più meritevoli del Conservatorio.
E’ risultato vincitore di una borsa di studio con la quale lo
scorso anno accademico è stato impegnato, in qualità di
tirocinante, presso il “Konservatorium Wien” di Vienna. Prosegue
la sua formazione di musicista interessandosi alla direzione corale e
frequentando il II anno di tale corso presso il conservatorio
“G.Tartini” di Trieste. Dal 2005 svolge servizio quale organista
presso la chiesa della B.V. del Rosario di Trieste e, dal 2009, è
pure il direttore e fondatore della medesima cappella corale.
Un
grazie sentito e particolare al Novello Sacerdote Don Francesco
Riegger per la Sua presenza tra noi, al caro amico e confratello Don
Sven Leo Conrad, ai Sacerdoti e chierici della Fraternità
Sacerdotale S.Pietro e a tutti i Sacerdoti presenti
La Fraternità
Sacerdotale San Pietro (FSSP) è una società Clericale di Vita
Apostolica di Rito Pontificio, è una comunità di sacerdoti
Cattolici Romani che non prendono i voti ma che lavorano insieme per
una comune missione nel mondo. La missione della Fraternità ha due
obiettivi: la formazione e santificazione dei sacerdoti sulla
Liturgia tradizionale del Rito Romano; assegnazione dei sacerdoti al
servizio della chiesa. La Fraternità fu fondata da Papa Giovanni
Paolo II il 18 luglio 1988 presso l’ex Abbazia cistercense di
Hauterive (Svizzera) per i sacerdoti e seminaristi che avevano
lasciato la Fraternità Sacerdotale di San Pio X. Poco tempo dopo la
fondazione della Fraternità e su richiesta del Cardinale Ratzinger,
il Vescovo Joseph Stimpfle di Augsburg, Germania, concesse alla
Fraternità una casa in Wigratzbad, un santuario di Maria in Bavaria
dove tutt’oggi risiede il Seminario Europeo della Fraternità.
Presentiamo,
inoltre, il programma dettagliato delle celebrazioni liturgiche in
occasione dell’Assunta
Martedì 14 agosto:
ore 09.00 S.Messa solenne
nella Vigilia dell’Assunzione della B.V.M. al cielo in Rito Romano
Straordinario
ore 17.30 S.Messa
d’orario (assolve il precetto festivo)
ore 19.00 S.Messa solenne
festiva dell’Assunzione della B.V.Maria al cielo in Rito Romano
Straordinario
animata
dal Coro “sonore Vocal Ensemble” di Oxford (U.K.) diretto dal M°
Thomas Primrose – all’organo il M° Elìa Macrì
celebra
don Francesco Riegger, Sacerdote Novello della Fraternità
Sacerdotale San Pietro
Mercoledì 15 agosto:
ore 09.00 S.Messa
d’orario
ore 10.00 S.Messa (letta)
in Rito Romano Straordinario
ore 11.00 S.Messa
d’orario
ore 18.30 Secondi Vespri
Solenni dell’Assunzione della B.V.aria animati dal Coro “Sonore
Vocal
Ensemble”
di Oxford (U.K.)diretto dal M° Thomas Primrose- all’organo il M°
Elìa Macrì
celebra
don Francesco Riegger, Sacerdote Novello della Fraternità
Sacerdotale San Pietro
ore 20.45 Concerto del
Coro “Sonore Vocal Ensemble” di OxFord (U.K.)
Giovedì 16 agosto:
ore 09.00 S.Messa Solenne
in onore di S.Gioacchino, padre della B.V. Maria, in rito Romano
Straordinario
animata dal nostro Coro Parrocchiale della B.V. del Rosario,
diretto dal M° Elìa Macrì
Al
termine: Assoluzione al Tumulo, per tutti i fedeli defunti
Nell’attesa
di rivederci per la solennità dell’Assunta, a tutti il mio
cordiale saluto unito alla paterna benedizione.
Note:
-
Il Parroco è a disposizione dei Fedeli dopo ogni S.Messa o per
appuntamento
- L’Ufficio parrocchiale è aperto ogni mercoledì non festivo
dalle ore 9.30 alle ore 12.00
- Le offerte pervenute finora per il baldacchino sono di Euro 2.471,00 mancano Euro 1.029,00 per il completamento della spesa sostenuta.
- Le offerte ricevute per i paramenti ammontano a Euro 2.542,50 mancano Euro 957,50
Grazie
a Quanti hanno già offerto il loro contributo.
Grazie
a Quanti potranno concorrere per il saldo.
Le
offerte possono essere consegnate direttamente al parroco o a chi
per lui presente in sacrestia. Grazie
- E’ disponibile il catechismo YOUCAT per conoscere e vivere la fede della Chiesa (€ 12.99)
- Si fa presente che la nostra chiesa non riceve contributi da nessuno e quindi vive con le offerte dei fedeli. Un grazie ai benefattori.
- Per eventuali bonifici o versamenti presso la FriulAdria Credit Agricole – via Mazzini 7 –
- 34121 Trieste: conto corrente 400855/12 – codice IBAN IT68I0533602207000040085512
- Chi è interessato a consultare il “Blog” della parrocchia, su internet può digitare l’indirizzo: www.tradizionetrieste.info
Nessun commento:
Posta un commento