Sono stati tre giorni indimenticabili quelli vissuti tra il 13 ed il 16 agosto dalla Comunità parrocchiale della Beata Vergine del Rosario a Trieste. Quest'anno, infatti, la solennità dell'Assunzione di Maria SS.ma ha visto la presenza di un illustre concittadino, mons. Guido Pozzo, segretario della Pontificia commissione Ecclesia Dei, da parecchi anni lontano dalla propria città natale: il prelato ha quindi colto l'invito rivoltogli dall'amministratore parrocchiale, don Stefano Canonico, celebrando così la messa solenne della IX domenica dopo Pentecoste (alle 19.00 di sabato 13) ed assistendo in veste corale alla messa solenne dell'Assunta, cantata da un sacerdote novello, durante la quale ha tenuto l'omelia.
Mons. Pozzo ha anche voluto dedicare una breve conferenza ai giovani che assicurano il servizio liturgico parrocchiale – assieme agli altri amici giunti per l'occasione da altre parti d'Italia – nel corso della quale si è discusso intorno all'attuale movimento suscitato dalmotu proprio di Benedetto XVI alla luce della recentissima istruzione emanata poche settimane fa dalla Commissione Ecclesia Dei. Grande è la speranza che il relatore ha infuso nei presenti.
Altrettanto lucide ed incisive sono state le parole da lui pronunciate in predica, centrate sulle sfide che la contemporaneità pone alla Chiesa, superabili soltanto con la fedele adesione al "depositum fidei", esplicata nella testimonianza coerente del dettato evangelico, resa preziosa proprio dalle ostilità con cui oggi i cristiani debbono per forza fare i conti.
Anche la sua meditazione sulla dignità del ministero sacerdotale, nel corso della messa officiata dal neomista don Marek Gabrowski, della Fraternità Sacerdotale S. Pietro, ha commosso i numerosi fedeli, che al termine si so no accostati alla balaustra per baciare le mani del prete novello, ancora olezzanti dell'unzione sacra, ricevendone la benedizione.
Le solenni celebrazioni liturgiche – come oramai da quattro anni – sono state arricchite dal canto del "Sonore Vocal Ensemble", un coro inglese composto da 16 elementi, alunni dei prestigiosi Colleges di Oxford, diretti da Thomas Primrose, con all'organo il triestino Gabriele Damiani. Per la messa di mons. Pozzo è stata eseguita una messa a quattro voci di William Byrd, mentre l'indomani è stata la volta di Giovanni Pierluigi da Palestrina (missa brevis), con mottetti di de Victoria, Palestrina ed altri maestri dell'antica polifonia.
Il pomeriggio del 15 agosto don Gabrowski ha officiato i secondi vesperi solenni, in sette piviali, mentre il coro eseguiva i falsibordoni musicati da Tomàs Luis de Victoria, con il Magnificat di Sebastiàn Aguilera de Heredia, ad 8 voci per cori battenti, trascritto in edizione moderna proprio in omaggio alla nostra Chiesa e Cappella Civica della B. V. Del Rosario. Alla sera non si poteva contare il numero degli intervenuti al concerto corale, nell'ambito della nostra rassegna "Musica per lo Spirito 2011", ove il coro ha proposto un excursus negli ultimi cinque secoli della polifonia europea, da Tye a Bibl, passando attraverso Bruckner, Britten e Messiaen, mentre il maestro Damiani proponeva due momenti organistici sulle note di Frescobaldi e Bach (la celebre "Bergamascha" dai Fiori musicali, seguita dal preludio e fuga in do maggiore BWV 545).
Un caloroso ringraziamento – oltre all'ospite d'onore e a don Stefano che ha voluto e reso possibile l'organizzazione dell'evento – va a tutti gli amici sacerdoti e chierici provenienti da Germania e Polonia, oramai di casa tra noi, al concittadino mons. Mauro Cionini della Nunziatura di New York, agli altri sacerdoti presenti, al servizio liturgico e ai soci dell'associazione Amici della Musica Luigi e Federico Ricci di Trieste, al coro ed ai fedeli.
Grande infatti è stato il numero di coloro che hanno preso parte alle sante messe, per lo più "straordinarie", susseguitesi tra domenica e lunedì, a dimostrazione che l'antico rito conserva intatta la sua attrattiva in chi vi accede senza inutili preconcetti, animato esclusivamente dal desiderio di trovare uno spazio per il raccoglimento e la preghiera.
Martedì 16, memoria di S. Gioacchino padre della Vergine Maria, il neomista don Daniel Kretschmar ha cantato la messa solenne, accompagnato dal coro parrocchiale diretto da Elia Macrì, al termine della quale è stata impartita l'assoluzione al catafalco, a suffragio di tutti i defunti.
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