08 ottobre 2011

Bollettino parrocchiale: Domenica XXVII del tempo ordinario - 9 ottobre 2011

Durante il mese di ottobre, il “Mese del Rosario”, viene proposta una catechesi su questa devozione tratta dai “Discorsi” del B.Antonio Rosmini, (1797-1855), sacerdote e figura di primo piano nel mondo del pensiero cattolico e culturale in genere del XIX secolo:

(Chiesa e Maria, due madri nostre dolcissime)
Madre amorosa è a noi quella Chiesa cattolica, o miei fratelli, che coll’acque battesimali ci ha partoriti alla vera vita, e nutriti col latte e pane della parola; e madre ancora d’amor pienissima è a noi quella Maria, che mettendo alla luce corporea il primogenito nostro fratello Gesù, in esso in cui siamo tutti figliuoli di Dio, sé stessa, e noi quasi generò e partorì all’adozione dello Spirito vivificatore.
Questa gran Vergine, avventuratissima madre del Salvatore, se d’una parte è membro nobilissimo della Chiesa, dall’altra può dirsi, con ammirevole proprietà, che alla Chiesa stessa sia madre, giacché la Chiesa nacque quando nacque il Signor Gesù Cristo, onde la Chiesa si specchia in Maria come figliuola alla madre somigliantissima.
E veramente la Chiesa è come Maria di verginale incorruzione dotata, congiunta a fecondissima maternità. Maria generò Cristo corporalmente onde di lei fu detto dall’uomo a Cristo: “Ecco tua madre” (Mt 12). La Chiesa generò Cristo spiritualmente ne’ discepoli suoi, onde all’uomo fu detto da Cristo, mostrando i discepoli che compongono appunto la Chiesa: “Ecco mia madre”. Come la Chiesa è madre di Cristo in noi, così Maria è madre di noi in Cristo.
Le quali due madri nostre dolcissime vanno quasi a gara per allevarci, e iscorgerci alla salute, e l’una e l’altra ce ne fornisce i mezzi; Maria in cielo piegando propizia gli orecchi alle nostre preci; la Chiesa in terra insegnandoci a presentar degne suppliche a quella regina e madre celeste: E in quanti bei modi la Chiesa non c’insegna a pregare? E con quante grazie a’ suoi devoti largite Maria non mostra ascoltare? Questa sollecitudine materna della Chiesa, questi materni favori di Maria oggi appunto, o miei cari, vengono dal popol fedele commemorati, e con esultanza celebrati.
Oggi si rammenta in questa splendida solennità l’introduzione d’una preghiera acconcissima, che ci mise in bocca la Chiesa, da indirizzare a Maria; oggi si celebra una moltitudine di grazie e di favori, che concesse ai fedeli Maria esauditrice di tal preghiera; si rammemora oggi il Rosario; si celebrano oggi i benefici per esso ottenuti; di quello si magnifica l’eccellenza in commendazion della Chiesa, di questi contemplasi la grandezza in riconoscenza a Maria, acciocché noi docili alla Chiesa, grati a Maria, ci atteniamo all’istruzione di quella, e godiamo della clemenza di questa, praticando nel miglior modo che per noi si possa la divozion del Rosario cotanto al cielo gloriosa, ed alla terra proficua.
E innanzi tratto, se è vero, che la bontà di un’opera risulta prima dalla perfezione delle sue singole parti, poscia dal convenevole loro collegamento, e finalmente dalla grandezza del fine a cui ella è rivolta; che si potrà mai ritrovare di più perfetto ed eccellente della devozione del Rosario? La quale noi possiamo rappresentarci, pigliandone l’occasione di parola, siccome una vaga unione di rose bellissime, quasi bianche e vermiglie in leggiadrissima corona intessute, da porsi in sul capo a Maria.
Che bellezza non hanno quelle rose tutte di paradiso! Che bellezza quell’ordine onde da mano sì maestra sono assettate e disposte! Che eccellenza quegli oggetti di cui sono emblema! Che altezza quel fine e quell’uso, a cui sono destinate!”

Ricordiamo per l’entrante settimana:

04 ottobre 2011

Venerdì 7 la messa celebrata dall'arcivescovo Giampaolo Crepaldi

Venerdì 7 ottobre prossimo, in occasione della festa liturgica della Beata Vergine del Rosario, mons. Vescovo di Trieste, l’arcivescovo Giampaolo Crepaldi, celebrerà la santa messa delle ore 9.00 del mattino presso l’omonima parrocchia e cappella civica, in piazza Vecchia. Il presule ha accolto l’invito di don Stefano Canonico, pastore della locale comunità parrocchiale; il rito sarà accompagnato dalla Cappella Corale diretta dal maestro Elia Macrì, che eseguirà un repertorio di mottetti appropriati. Nel corso della celebrazione mons. Crepaldi terrà l’omelia. Tutti i devoti della Madonna sono invitati a partecipare alla santa messa nel giorno della solennità del s. Rosario.

La festa esterna della Madonna del Rosario

Sono trascorsi con unanime soddisfazione i giorni del triduo e della festa esterna della Madonna del Rosario nell’omonima chiesa parrocchiale e cappella civica triestina, tra il 28 settembre ed il 2 ottobre scorsi. Le celebrazioni si sono aperte con il bel ciclo di predicazione, tenuto dal prof. P. Alberto Fabio Ambrosio, OP, Vicario Provinciale dei pp. Domenicani di Turchia, articolato sui Trascendentali dell’essere secondo la dottrina filosofica di s. Tommaso d’Aquino (unum, verum, bonum, pulchrum), sulla cui base i fedeli sono stati sapientemente guidati alla considerazione delle principali verità cristiane, illuminate dalla luce singolarissima promanata da Maria Santissima, Madre di Dio e Madre nostra. La predicazione di p. Ambrosio, assai densa pur nella sua semplicità espositiva, ha avuto come contrappunto l’accompagnamento musicale offerto dalla Cappella corale ed orchestrale diretta dal m.o Elia Macrì, con brani scelti di W. A. Mozart, E. Grieg e F. Schubert, magistralmente interpretati.