Ottobre è il mese del S. Rosario. Lo scorso ottobre abbiamo proposto un’ampia documentazione storica e una riflessione spirituale su questa splendida preghiera. La nostra chiesa è dedicata alla B. V. del Rosario per cui si è pensato opportuno organizzare delle celebrazioni straordinarie. Ogni sera, tranne il sabato, per tutto il mese di ottobre, alle ore 18.30 vi sarà l’esposizione del SS. Sacramento, la recita del S. Rosario e la Benedizione Eucaristica. E’ un momento di grazia che non possiamo ignorare.
Con il mese di ottobre la S. Messa del I Venerdì del mese e del Sabato sera (celebrata in latino secondo il rito detto di S. Pio V), avrà inizio alle ore 19.00 e così avanti fino a nuovo avviso. Eventuali altre SS. Messe celebrate con questo rito seguiranno il medesimo orario. Offriamo come spunto per la meditazione personale una breve riflessione sul I° mistero gaudioso e sul V° glorioso.
I° Mistero Gaudioso
Consideriamo durante questo mese almeno due dei misteri del S. Rosario. Forse qualche spunto di meditazione potrà aiutarci a vivere più cristianamente, ad essere discepoli più autentici e più entusiasti del grande ed insuperabile Maestro. Guardiamo a Maria, impariamo da Maria, lasciamoci istruire dalla Madonna su cui si è posato soddisfatto lo sguardo di Dio.
L’Angelo Le trasmette un annuncio stupefacente ad umanamente incomprensibile, ma Lei fidandosi di Dio offre tutta se stessa con disponibilità piena: “Ecco la serva del Signore”. Anche noi dunque, fidiamoci di Dio, Lui ha un piano per ciascuno di noi, che forse non comprendiamo bene, o addirittura non condividiamo. Sull’esempio di Maria accettiamolo perché nulla di male il Signore vuole per noi, anzi progetta la nostra realizzazione attraverso modalità ardue, ma efficaci. Con il Suo aiuto tutto possiamo e dobbiamo affrontare e sostenere; non dubitiamo, corrispondiamo generosamente e non resteremo delusi. Egli prepara per noi ciò che neanche riusciamo ad immaginare ed il premio che ci attende supera ogni nostra aspettativa, come dice la Scrittura: “La mia eredità è magnifica”.
V° Mistero Glorioso
Come nel primo, così nell’ultimo dei misteri del S. Rosario viene a risaltare la figura di Maria Santissima, e questo “mistero” può dirsi logica conseguenza dell’altro. Sono cioè strettamente correlati. Nel primo mistero gaudioso abbiamo evidenziato l’umiltà della Madonna, la Sua piena disponibilità e fiducia nei confronti di Dio; ebbene tutto ciò è la premessa della glorificazione. Chi sull’esempio di Maria, unisce strettamente la sua esistenza a Dio, fa di Lui lo scopo, il fine della sua vita, chi persevera nel bene non resterà deluso. Certo lungo il cammino ci sono intoppi, cadute, anche rovinose talvolta, ma se afferreremo la mano che il Signore nella Sua misericordia ci tende e rialzati riprenderemo il nostro percorso arriveremo alla meta.
L’incoronazione della Madonna, quinto mistero glorioso del Rosario, sta a significare il trionfo definitivo della creatura in virtù dei meriti del Creatore, la piena e perfetta nostra realizzazione, la comunione d’amore ineffabile con Dio che niente e nessuno potrà ormai più turbare. Tutto ciò è anche significato in questa nostra esistenza quando viviamo in grazia di Dio, quando non è il peccato a renderci schiavi, quando non ci lasciamo invischiare dal male, ma sorretti soprannaturalmente corrispondiamo in pienezza, per quanto possibile alla nostra fragile natura, agli inviti del Signore a seguire i Suoi comandamenti.
La Vergine ed i Santi ci dicono che, se vogliamo, possiamo raggiungere la beatitudine senza tramonto. Là siamo attesi, là gioiremo per sempre e capiremo finalmente che nessuna sofferenza, nessuna lacrima è stata sopportata invano, tutto è concorso al nostro bene.
Con il mese di ottobre la S. Messa del I Venerdì del mese e del Sabato sera (celebrata in latino secondo il rito detto di S. Pio V), avrà inizio alle ore 19.00 e così avanti fino a nuovo avviso. Eventuali altre SS. Messe celebrate con questo rito seguiranno il medesimo orario. Offriamo come spunto per la meditazione personale una breve riflessione sul I° mistero gaudioso e sul V° glorioso.
I° Mistero Gaudioso
Consideriamo durante questo mese almeno due dei misteri del S. Rosario. Forse qualche spunto di meditazione potrà aiutarci a vivere più cristianamente, ad essere discepoli più autentici e più entusiasti del grande ed insuperabile Maestro. Guardiamo a Maria, impariamo da Maria, lasciamoci istruire dalla Madonna su cui si è posato soddisfatto lo sguardo di Dio.
L’Angelo Le trasmette un annuncio stupefacente ad umanamente incomprensibile, ma Lei fidandosi di Dio offre tutta se stessa con disponibilità piena: “Ecco la serva del Signore”. Anche noi dunque, fidiamoci di Dio, Lui ha un piano per ciascuno di noi, che forse non comprendiamo bene, o addirittura non condividiamo. Sull’esempio di Maria accettiamolo perché nulla di male il Signore vuole per noi, anzi progetta la nostra realizzazione attraverso modalità ardue, ma efficaci. Con il Suo aiuto tutto possiamo e dobbiamo affrontare e sostenere; non dubitiamo, corrispondiamo generosamente e non resteremo delusi. Egli prepara per noi ciò che neanche riusciamo ad immaginare ed il premio che ci attende supera ogni nostra aspettativa, come dice la Scrittura: “La mia eredità è magnifica”.
V° Mistero Glorioso
Come nel primo, così nell’ultimo dei misteri del S. Rosario viene a risaltare la figura di Maria Santissima, e questo “mistero” può dirsi logica conseguenza dell’altro. Sono cioè strettamente correlati. Nel primo mistero gaudioso abbiamo evidenziato l’umiltà della Madonna, la Sua piena disponibilità e fiducia nei confronti di Dio; ebbene tutto ciò è la premessa della glorificazione. Chi sull’esempio di Maria, unisce strettamente la sua esistenza a Dio, fa di Lui lo scopo, il fine della sua vita, chi persevera nel bene non resterà deluso. Certo lungo il cammino ci sono intoppi, cadute, anche rovinose talvolta, ma se afferreremo la mano che il Signore nella Sua misericordia ci tende e rialzati riprenderemo il nostro percorso arriveremo alla meta.
L’incoronazione della Madonna, quinto mistero glorioso del Rosario, sta a significare il trionfo definitivo della creatura in virtù dei meriti del Creatore, la piena e perfetta nostra realizzazione, la comunione d’amore ineffabile con Dio che niente e nessuno potrà ormai più turbare. Tutto ciò è anche significato in questa nostra esistenza quando viviamo in grazia di Dio, quando non è il peccato a renderci schiavi, quando non ci lasciamo invischiare dal male, ma sorretti soprannaturalmente corrispondiamo in pienezza, per quanto possibile alla nostra fragile natura, agli inviti del Signore a seguire i Suoi comandamenti.
La Vergine ed i Santi ci dicono che, se vogliamo, possiamo raggiungere la beatitudine senza tramonto. Là siamo attesi, là gioiremo per sempre e capiremo finalmente che nessuna sofferenza, nessuna lacrima è stata sopportata invano, tutto è concorso al nostro bene.
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