12 gennaio 2013

Bollettino parrocchiale: Battesimo del Signore - 13 gennaio 2013


Vangelo: Lc.3,15-16.21-22
Nell’Anno Liturgico la festa della Natività è seguita da vicino dalla celebrazione del Battesimo di Gesù a causa dei paralleli fra questi due grandi eventi. L’aprirsi dei cieli è un tema programmatico per il resto del Vangelo, perché il cielo aperto significa la venuta del perdono dei peccati. Il mistero della Trinità è presente, Padre, Figlio e Spirito sono eternamente tre in uno ed è veramente un grande mistero che Cristo, vero Dio e vero uomo, consacrato dallo Spirito Santo e riconosciuto dal Padre, apre la via per l’umanità caduta, per essere incorporata a Cristo attraverso il Battesimo e analogamente per ricevere lo Spirito e l’adozione a figli di Dio. Da ora in poi lo Spirito accompagnerà Gesù nel Suo cammino pubblico, perché lo Spirito è sempre lo Spirito di Gesù. Come “unto”, il Messìa, il Cristo, Gesù sta nelle acque del Giordano sia per solidarietà con noi che in sostituzione di noi. Entrando nelle acque del Giordano al nostro posto le santifica per il nostro Battesimo. L’apparizione dello Spirito Santo come colomba richiama Noè dopo il diluvio, riferendosi all’arca come alla Chiesa (e in questo caso la colomba era simbolo di pace) e riferendosi a Cristo, il cui corpo è la Sua Chiesa.
La dichiarazione che Gesù è il Figlio prediletto è il punto più alto del Battesimo del Signore e mostra l’unità del Padre e del Figlio. (S.Massimo di Torino, Origene, S.Ambrogio, S.Cirillo di Alessandria, S.Gregorio di Natianzo, S.Cipriano)


Ricordiamo per l’entrante settimana:

Domenica 13 gennaio: ore 18.30 solenne Funzione Liturgica a chiusura del Tempo Natalizio.
(recita del S.Rosario, breve catechesi, solenne Benedizione Eucaristica e
piccolo concerto di brani natalizi davanti all’effigie del Bambino Gesù)

Venerdì 18 gennaio: Inizio dell’Ottavario di Preghiera per l’Unità dei Cristiani.


Ringraziando tutti per la calorosa ed affettuosa partecipazione al mio giubileo sacerdotale, cordialmente saluto ed assicurando la mia preghiera paternamente Vi benedico auspicando i celesti favori.

Don Stefano Canonico

Bollettino parrocchiale: Epifania del Signore - 6 gennaio 2013

Epifania vuol dire apparizione, manifestazione, e presso gli Orientali originariamente aveva il medesimo significato che il Natale a Roma. Era la festa del Verbo Eterno che si rivela all’umanità rivestito di carne. Si veneravano particolarmente tre diverse circostanze di questa rivelazione storica, l’adorazione dei Magi a Betlemme, la conversione dell’acqua in vino alle nozze di Cana, ed il Battesimo di Gesù nel Giordano.
Tra gli Orientali spicca soprattutto la scena del Giordano quando lo Spirito Santo in forma di colomba discese sul Salvatore e Dio Padre dal cielo lo proclamò suo Figlio diletto.
La Chiesa di Roma, invece, sottolinea in questa solennità l’adorazione dei Magi. Lo scopo primario infatti in questa Festa è di evidenziare la manifestazione di Cristo ai Gentili, cioè ai Pagani rappresentati dai Santi Magi, per chiamarli, per invitarli alla salvezza.Questa dunque è la Festa della chiamata universale di tutti i Popoli, di tutte le Genti al Signore Gesù Salvatore e Redentore di ogni uomo che attira ogni cuore a sè ed a tutti si mostra nella Sua triplice identità: Dio, Re e Uomo.
La stella che appare ai Magi era profetizzata nel Libro dei Numeri al cap.24 dove Balaam dice che sorgerà una stella da Giacobbe e nascerà un virgulto da Israele. S.Matteo non dice dei Magi quanti fossero né come si chiamassero,ma la tradizione più antica volle che fossero tre e secondo quanto dice S.Beda il Venerabile, vissuto nell’VIII secolo, nei suoi scritti, anche prima di lui erano conosciuti con i nomi di Gasparre, Melchiorre e Baldassarre e comunemente si ritiene che fossero Re, cioè Signori di qualche territorio, sebbene non molto esteso, dove alla cura del governo dei loro sudditi univano l’amore allo studio e perciò chiamati con un vocabolo persiano “Magi” che significa uomini eruditi nella filosofia e nell’astrologia. Provenivano da luoghi posti più ad oriente della Palestina molto probabilmente dalle regioni del Golfo Persico, portando con sè dei doni preziosi ed in sè particolarmente significativi: l’oro a significare la regalità, l’incenso la divinità, la mirra l’umanità. Il Signore Gesù accetta tutti e tre questi doni perchè tutti comprendessero che Lui, come più sopra si diceva, è Re, Dio e Uomo. I Santi Magi davanti al Bambino Gesù si prostrano manifestando la loro incondizionata devozione e l’ossequio del potere e della scienza a Colui che è il Signore dei Signori, il Re dei Re e l’Autore dell’umana intelligenza attraverso la quale deriva la conoscenza. La tradizione ci dice, che furono i primi evangelizzatori e che fondarono al loro ritorno la Chiesa di Babilonia dei Caldei, oggi in Iraq. I loro santi corpi dalla città di Seria in Arabia dove erano stati sepolti vennero trasportati a Costantinopoli per ordine dell’imperatore Costantino e poi donati dall’imperatore Costanzo al governatore di Milano Eustorgio, più tardi divenuto vescovo di questa città e venerato come Santo. I corpi furono collocati dal santo Vescovo in una basilica che da lui prende il nome Eustorgiana ma conosciuta anche come la basilica dei Re. Nel 1162 l’imperatore Federico Barbarossa conquistata Milano donò i corpi dei Santi Magi all’arcivescovo Rainaldo di Colonia ed in quella città furono trasferiti il 23 luglio 1164. All’inizio del ‘900 su istanza dell’allora Arcivescovo di Milano, il Beato Cardinale Andrea Carlo Ferrari, una parte delle SS.Reliquie fu restituita e ricollocata nella sua antica e storica sede.





Ricordiamo:

Domenica 6 gennaio: ore 18.30 Vesperi solenni.
Verranno eseguiti dalla Cappella corale e strumentale della nostra parrocchia sotto la Direzione del M° Elìa Macrì:
Matteo Asola (1532-1609): “Deus in adiutorum”
Claudio Monteverdi (1567-1643): “Beatus vir”, “confitebor III alla francese”, “Laudate Pueri II”.
Francesco Cavalli (1602-1676): “Magnificat”
Soprani: Adriana Tomisic, Teodora Tommasi
Contralto: Elisa Mezzanotte
Tenori: Peter Gus, Stefano Speranzon
Basso: Sikai Lai
Violini: Anna Apollonio, Angelica Faccani
Violoncello: Matteo Salizzoni
Basso continuo: Gabriele Avian

Sabato 12 gennaio: Ore 17.30 S.Messa d’orario
Ore 19.00 S.Messa d’orario in latino cantata in occasione della Festa S.Famiglia
(secondo il Rito romano antico)

Calorosamente raccomandandomi anche alle Vostre preghiere in occasione del XXV anniversario della mia ordinazione sacerdotale, tutti affettuosamente ricordandoVi nella celebrazione della santa Messa Vi saluto e con grande gioia paternamente vi benedico.
Don Stefano Canonico



Note:
- Il Parroco è a disposizione dei Fedeli dopo ogni S.Messa o per appuntamento
  • L’Ufficio parrocchiale è aperto ogni mercoledì non festivo dalle ore 9.30 alle ore 12.00
  • Le offerte pervenute finora per il baldacchino sono di Euro 2.531,00 mancano Euro 969,00 per il completamento della spesa sostenuta.
  • Le offerte ricevute per i paramenti ammontano a Euro 2.752,50 mancano Euro 747,50
Grazie a Quanti hanno già offerto il loro contributo.
Grazie a Quanti potranno concorrere per il saldo.
Le offerte possono essere consegnate direttamente al parroco o a chi per lui presente in sacrestia. Grazie
  • E’ disponibile il catechismo YOUCAT per conoscere e vivere la fede della Chiesa (€ 12.99)
  • Si fa presente che la nostra chiesa non riceve contributi da nessuno e quindi vive con le offerte dei fedeli. Un grazie ai benefattori.
  • Per eventuali bonifici o versamenti presso la FriulAdria Credit Agricole – via Mazzini 7 –
  • 34121 Trieste: conto corrente 400855/12 – codice IBAN IT68I0533602207000040085512
  • Chi è interessato a consultare il “Blog” della parrocchia, su internet può digitare l’indirizzo: www.tradizionetrieste.info

05 gennaio 2013

La messa pontificale di Mons. Pozzo - Le immagini




Bollettino parrocchiale: Epifania del Signore - 6 gennaio 2013


EPIFANIA DEL SIGNORE
6 GENNAIO 2013
(DOMENICA)


Epifania vuol dire apparizione, manifestazione, e presso gli Orientali originariamente aveva il medesimo significato che il Natale a Roma. Era la festa del Verbo Eterno che si rivela all’umanità rivestito di carne. Si veneravano particolarmente tre diverse circostanze di questa rivelazione storica, l’adorazione dei Magi a Betlemme, la conversione dell’acqua in vino alle nozze di Cana, ed il Battesimo di Gesù nel Giordano.
Tra gli Orientali spicca soprattutto la scena del Giordano quando lo Spirito Santo in forma di colomba discese sul Salvatore e Dio Padre dal cielo lo proclamò suo Figlio diletto.
La Chiesa di Roma, invece, sottolinea in questa solennità l’adorazione dei Magi. Lo scopo primario infatti in questa Festa è di evidenziare la manifestazione di Cristo ai Gentili, cioè ai Pagani rappresentati dai Santi Magi, per chiamarli, per invitarli alla salvezza.Questa dunque è la Festa della chiamata universale di tutti i Popoli, di tutte le Genti al Signore Gesù Salvatore e Redentore di ogni uomo che attira ogni cuore a sè ed a tutti si mostra nella Sua triplice identità: Dio, Re e Uomo.
La stella che appare ai Magi era profetizzata nel Libro dei Numeri al cap.24 dove Balaam dice che sorgerà una stella da Giacobbe e nascerà un virgulto da Israele. S.Matteo non dice dei Magi quanti fossero né come si chiamassero,ma la tradizione più antica volle che fossero tre e secondo quanto dice S.Beda il Venerabile, vissuto nell’VIII secolo, nei suoi scritti, anche prima di lui erano conosciuti con i nomi di Gasparre, Melchiorre e Baldassarre e comunemente si ritiene che fossero Re, cioè Signori di qualche territorio, sebbene non molto esteso, dove alla cura del governo dei loro sudditi univano l’amore allo studio e perciò chiamati con un vocabolo persiano “Magi” che significa uomini eruditi nella filosofia e nell’astrologia. Provenivano da luoghi posti più ad oriente della Palestina molto probabilmente dalle regioni del Golfo Persico, portando con sè dei doni preziosi ed in sè particolarmente significativi: l’oro a significare la regalità, l’incenso la divinità, la mirra l’umanità. Il Signore Gesù accetta tutti e tre questi doni perchè tutti comprendessero che Lui, come più sopra si diceva, è Re, Dio e Uomo. I Santi Magi davanti al Bambino Gesù si prostrano manifestando la loro incondizionata devozione e l’ossequio del potere e della scienza a Colui che è il Signore dei Signori, il Re dei Re e l’Autore dell’umana intelligenza attraverso la quale deriva la conoscenza. La tradizione ci dice, che furono i primi evangelizzatori e che fondarono al loro ritorno la Chiesa di Babilonia dei Caldei, oggi in Iraq. I loro santi corpi dalla città di Seria in Arabia dove erano stati sepolti vennero trasportati a Costantinopoli per ordine dell’imperatore Costantino e poi donati dall’imperatore Costanzo al governatore di Milano Eustorgio, più tardi divenuto vescovo di questa città e venerato come Santo. I corpi furono collocati dal santo Vescovo in una basilica che da lui prende il nome Eustorgiana ma conosciuta anche come la basilica dei Re. Nel 1162 l’imperatore Federico Barbarossa conquistata Milano donò i corpi dei Santi Magi all’arcivescovo Rainaldo di Colonia ed in quella città furono trasferiti il 23 luglio 1164. All’inizio del ‘900 su istanza dell’allora Arcivescovo di Milano, il Beato Cardinale Andrea Carlo Ferrari, una parte delle SS.Reliquie fu restituita e ricollocata nella sua antica e storica sede.


Ricordiamo:

Domenica 6 gennaio: ore 18.30 Vesperi solenni.
Verranno eseguiti dalla Cappella corale e strumentale della nostra parrocchia sotto la Direzione del M° Elìa Macrì:
Matteo Asola (1532-1609): “Deus in adiutorum”
Claudio Monteverdi (1567-1643): “Beatus vir”, “confitebor III alla francese”, “Laudate Pueri II”.
Francesco Cavalli (1602-1676): “Magnificat”
Soprani: Adriana Tomisic, Teodora Tommasi
Contralto: Elisa Mezzanotte
Tenori: Peter Gus, Stefano Speranzon
Basso: Sikai Lai
Violini: Anna Apollonio, Angelica Faccani
Violoncello: Matteo Salizzoni
Basso continuo: Gabriele Avian

Sabato 12 gennaio: Ore 17.30 S.Messa d’orario
Ore 19.00 S.Messa d’orario in latino cantata in occasione della Festa S.Famiglia
(secondo il Rito romano antico)

Calorosamente raccomandandomi anche alle Vostre preghiere in occasione del XXV anniversario della mia ordinazione sacerdotale, tutti affettuosamente ricordandoVi nella celebrazione della santa Messa Vi saluto e con grande gioia paternamente vi benedico.
Don Stefano Canonico

01 gennaio 2013

Bollettino parrocchiale: Santa famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe - 30 dicembre 2012

Vangelo: Lc 2,41-52
La storia di Gesù dodicenne nel tempio ci parla della sua umanità così che possiamo risalire alla comprensione della sua divinità. Iniziando a dodici anni, Gesù afferma la sua perfezione, l’indicazione temporale di tre giorni anticipa il racconto della risurrezione. Gesù insegna facendo domande, mostrando l’umiltà che si addice ad un dodicenne e benché questo passo ci mostri Gesù che si occupa delle cose di Suo padre, Maria dichiara che Giuseppe è il padre di Gesù. Lui deve essere presente nella casa di Suo Padre, dove ci si occupa delle cose di Suo Padre, fra coloro ai quali queste cose sono state affidate, ed occuparsi di queste cose significa essere coeterno con la Sua potenza e la Sua gloria. Gesù è sottomesso a Giuseppe, il maggiore è sottomesso al minore, anche se Giuseppe sapeva che Gesù era più grande di lui. Maria conserva nel cuore sia quello che comprende sia quello che ancora non può comprendere e Gesù, cresce in sapienza e grazia man mano che la Sua umanità apprende dalla Sua divinità; si tratta di una crescita nel corpo e nell’anima come risultato dell’unità di persona, di divinità ed umanità.
(S.Beda il Venerabile, S.Ambrogio, Origene, S.Efrem il Siro, S.Girolamo, S.Giovanni Damasceno)

Ricordiamo per l’entrante settimana:
Domenica 30 dicembre: Ore 18.30 recita del S.Rosario, breve catechesi e Benedizione Eucaristica

Lunedì 31 dicembre: Sante Messe Ore 09.00
Ore 17.30 (assolve il precetto festivo)
Ore 19.00 in latino.
Al termine canto del “Te Deum” in rignraziamento per i doni ricevuti quest’anno. Durante la S.Messa saranno eseguiti brani per organo e corno inglese (M° Marino Ziani). (Assolve il precetto festivo)
Martedì 01 gennaio 2013: Ottava del Santo Natale. Solennità di Maria Santissima, Madre di Dio
(secondo il Rito Romano antico: Ottava del S.Natale)
Giornata Mondiale per la pace.
Sante Messe: Ore 09.00 – 11.00 – 17.30
Ore 18.30 Funzione mariana, canto del “Veni Creator” e Benedizione Eucaristica
Giovedì 03 gennaio: I^ giovedì del Mese. Dedicato alla preghiera per le vocazioni sacerdotali e
religiose.
Venerdì 04 gennaio: I° venerdì del Mese dedicato al Cuore Sacratissimo di Gesù
Ore 09.00 S.Messa
Ore 18.30 Adorazione Eucaristica
Ore 19.00 S.Messa in latino e Benedizione Eucaristica
Sabato 05 gennaio: Ore 10.00 Solenne benedizione dell’acqua nella Vigilia dell’Epifania del Signore
Ore 17.30 S.Messa solenne in latino con l’Annuncio delle Feste Mobili
(XXV anniversario della consacrazione sacerdotale del Parroco).
E’ presente la Corale parrocchiale diretta dal M° Elìa Macrì e l’orchestra. Verranno eseguiti di W.A. Mozart (1756-1791): Krònungsmesse Kv 317 , Alleluia Kv 165 e Laudate Dominum Kv 339. Il “Proprio” (Introito, Graduale, Alleluia, Offertorio e Communio) sarà eseguito in Gregoriano.
Solisti: Ingrid Iellenz, soprano; Fabiana Polli, contralto; Raffaele Prestinenzi, tenore; Sikai Lai, basso.
Nel pomeriggio sarà eseguita soltanto questa S.Messa che, naturalmente, assolve il precetto festivo.

Anticipiamo:
Domenica 06 gennaio: Epifania del Signore (è festa di precetto)
Sante Messe: Ore 09.00 – 11.00 – 17.30
Ore 18.30 Vesperi solenni
Verranno eseguiti dalla Cappella corale e strumentale della nostra parrocchia sotto la Direzione del M° Elìa Macrì:
Matteo Asola (1532-1609): “Deus in adiutorum”
Claudio Monteverdi (1567-1643): “Beatus vir”, “confitebor III alla francese”, “Laudate Pueri II”.
Francesco Cavalli (1602-1676): “Magnificat”
Soprani: Adriana Tomisic, Teodora Tommasi
Contralto: Elisa Mezzanotte
Tenori: Peter Gus, Stefano Speranzon
Basso: Sikai Lai
Violini: Anna Apollonio, Angelica Faccani
Violoncello: Matteo Salizzoni
Basso continuo: Gabriele Avian

Tutti salutando con affetto e bene augurando un prospero 2013 nella pace e nella gioia del Signore Gesù, paternamente Vi benedico.

Don Stefano Canonico

Mons. Pozzo celebra la grande messa pontificale al faldistorio

Si è svolto in un’atmosfera solenne e al tempo stesso familiare la grande messa pontificale al faldistorio celebrata secondo il rito cosiddetto di s. Pio V lo scorso 15 dicembre da mons. Guido Pozzo, da poco eletto arcivescovo elemosiniere apostolico da Papa Benedetto XVI. È stato come un ritorno a casa, nella città che ha dato i natali a questo prelato, da molti anni stretto collaboratore dell’allora cardinale Josef Ratzinger, oggi sommo pontefice, felicemente regnante. Dopo un triennio di attività presso la Pontificia Commissione “Ecclesia Dei”, l’organismo vaticano responsabile dei fedeli legati all’antica disciplina liturgica della Chiesa, mons. Pozzo ora si occuperà della carità del Papa, svolgendo un ufficio che lo enumera tra i componenti della Famiglia pontificia.
L’appuntamento con i fedeli della Parrocchia della Beata Vergine del Rosario è iniziato alle ore 17.00, con un incontro informale assieme ai collaboratori del parroco, don Stefano Canonico, nel corso del quale il presule ha proposto alcune personali riflessioni sulle attuali condizioni della vita della Chiesa nell’anno della Fede. Successivamente, auspice una provvidenziale interruzione delle forti piogge, alle 18.30 mons. Pozzo, rivestito della cappamagna paonazza, ha effettuato il solenne ingresso, preceduto dalla croce astile. Dopo la breve adorazione e le cerimonie di vestizione dei sacri paramenti, ha avuto inizio la solenne liturgia pontificale, fungendo da diacono e suddiacono don Sven Leo Conrad e don Francesco Riegger, sacerdoti della Fraternità Sacerdotale San Pietro, amici della nostra comunità; il parroco fungeva da prete assistente. Assistevano il vicario generale della diocesi, mons. Pieremilio Salvadè, ed il vicario parrocchiale can. Prof. Pietro Zovatto, in abito corale. Il rito è stato mirabilmente diretto dal cerimoniere, prof. Giulio Micheli, mentre il servizio all’altare ha visto l’intervento di ministranti provenienti anche dalla parrocchia di Monza, “enclave” di rito romano nella diocesi ambrosiana. Si tratta della prima celebrazione pontificale al faldistorio compiuta dai tempi della consacrazione della chiesa, avvenuta per mano del vescovo conte Antonio Marenzi: allora si tenne una semplice messa letta.
L’accompagnamento musicale, curato dalla cappella corale diretta da Elia Macrì, ha proposto un repertorio della polifonia classica: l’ “Ecce sacerdos magnus” di T.L. de Victoria, l’ordinario della messa composto da A. Lotti, con il proprio in gregoriano ed interludi organistici. Ricorreva infatti la domenica “Gaudete”, durante la quale la liturgia consente quasi un anticipo della gioia del Natale, consentendo all’organo di suonare e alla Chiesa di rivestirsi di paramenti rosacei. Mons. Pozzo, nel corso dell’omelia, ha ripreso le parole dell’apostolo s. Paolo che invitano i credenti in Gesù Cristo a rallegrarsi nello spirito richiamando il senso autentico della gioia cristiana, capace di superare il vuoto sentimentalismo perché fondata su solida roccia. L’arcivescovo ha pronunciato parole di ammonimento e di conforto, tracciando le coordinati di vita del cristiano, riassumibili nelle virtù teologali di Fede, Speranza e Carità. Il testo completo sarà offerto ai lettori del blog TradizioneTrieste.
Il parroco, nel salutare l’illustre ospite, ha sintetizzato l’affetto che lega la parrocchia a mons. Guido Pozzo – a cui è stato offerto un dono – rinnovando l’invito a ritornare anche nel prossimo futuro, compatibilmente agli impegni legati alla nuova prestigiosa mansione.
Al termine della s. messa, l’arcivescovo ha ricevuto l’omaggio dei fedeli che hanno voluto porgere il bacio dell’anello – dono del Papa – a significare il mistico sposalizio con la Chiesa rappresentato dalla pienezza del sacerdozio ministeriale, lucrando altresì l’indulgenza parziale. Riassunta la cappamagna, mons. Pozzo benedicendo è uscito di chiesa e ha raggiunto la casa parrocchiale, da cui poi è partito salutando e ringraziando, non senza aver assicurato agli amici un particolare ricordo nella preghiera quotidiana. Anche noi promettiamo di fare altrettanto. Un piccolo corredo di foto rende testimonianza dell’evento.