28 ottobre 2012

Bollettino parrocchiale: Domenica XXX del Tempo Ordinario - 28 ottobre 2012

La recita del Rosario
Il Rosario si recita continuamente. Si recita nelle chiese, nei santuari, nei pellegrinaggi e anche nei cortei funebri. Le comunità religiose e le famiglie cristiane ogni sera si raccolgono per recitare il Rosario. Ogni buon cristiano non va a letto senza aver prima recitato il Rosario. Così esso è la lode perenne che sale alla Regina del cielo.
Molti mettono buona volontà per recitare bene il Rosario. I più invece lo recitano male. Spesso è la preghiera fatta senza raccoglimento; si sbriga in fretta, si mormora confusamente; si riduce ad una preghiera superficiale, distratta. Quando si recita in famiglia si interrompe con facilità; qualcuno ci si addormenta. Così il Rosario, recitato male, non è la corona intrecciata di fiori freschi e profumati, ma è la corona intrecciata confusamente e con fiori sciupati. E la Madonna non lo può gradire.
Si deve recitare attentamente e devotamente. Occorre modestia di atteggiamento e di espressione; occorre sempre calma e rispetto, pronuncia chiara delle parole. La fretta è sempre nemica della preghiera. Vale più una sola parte del Rosario recitata bene che l’intero Rosario recitato in fretta.
In alcune famiglie si prolunga molto la preghiera del Rosario; ma non è bene. A sera, prima del riposo, se il Rosario dura troppo, i piccoli non lo sopportano e i grand,i stanchi del lavoro, non rispondono bene o si addormentano. Perciò basta solo recitare il Rosario con la Salve Regina e le litanie della Madonna. Non aggiungere altre preghiere. Poco, ma bene.
E noi recitiamo il Rosario? La nostra recita è cosciente e devota? Offriamo ogni giorno questa corona di rose alla Madonna? Forse tanti giorni son passati senza intrecciare la santa corona. Si trova tempo per cose inutili e non si trova un quarto d’ora per la recita del Rosario. Dobbiamo recitarlo e recitarlo bene: pregare col cuore, sentire la Madonna vicina, parlare con Lei. Il Rosario recitato bene ci assicura la protezione di Maria e ci è di conforto nelle afflizioni.
Felici noi se lo recitiamo bene. Nell’ora della nostra morte la Madonna accoglierà il nostro spirito e lo presenterà a Gesù, perché nel Rosario mille e mille volte abbiamo detto:”Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte”.

Esempio: Pio XI e il Rosario
Achille Ratti, fu sempre devoto per la corona del Rosario. Eletto Papa, anche nelle giornate piene di lavoro, dopo lunghe udienze, a qualsiasi ora, qualche volta prima di mezzanotte, si raccoglieva in cappella con i familiari e in ginocchio recitava il Rosario. Ne parlava sempre ai novelli sposi; regalava loro la corona e li invitava a recitarla ogni giorno.
Pio XI passò da questo mondo all’eternità nella piena conoscenza del suo atto supremo e nelle sue ultime ore recitò il Rosario. Diceva ai suoi familiari che lo assistevano: “Recitiamo la corona”. Fu un ricordo caro, un invito indimenticabile. Ricercò la sua corona, la strinse fra le mani e, con voce chiara, un po’ lenta, recitò il Rosario: l’ultimo tributo di amore alla Madonna. E quando ebbe finito disse:” Anche questo è fatto”. Poi ripeteva le pie invocazioni imparate, bambino, dalla mamma: “Gesù, Giuseppe e Maria vi dono il cuore e l’anima mia”.
I suoi intimi, intorno al suo letto pregavano e singhiozzavano. Egli, ardente per l’alta febbre, affannato, senza contrazioni e senza gemiti, spirante tranquillità e fortezza, serenamente pregava.
Morì lasciando esempi splendidi di grandezza spirituale. Si ricorda e si venera tra i più grandi Pontefici.

Si ricorda:
Domenica 28 ottobre: Chiusura solenne del Mese del Rosario
SS. Messe Ore 09.00-11.00
Ore 17.30 S.Messa in latino “cum Canticis” in gregoriano
(è presente la Corale parrocchiale diretta dal M° Elìa Macrì)
Ore 18.15 solenne Processione Eucaristica per le vie della nostra parrocchia fino ad arrivare
al Molo Audace dove sarà benedetto il mare, i naviganti e la parrocchia tutta.
Ore 19.00 rientro della Processione in chiesa dove verrà nuovamente eseguito il
“Magnificat” (BWV 243 per soli, coro ed orchestra) di J.S.Bach (solisti: soprano I Adriana
Tomisic, soprano II Ingrid Iellenz, controtenore Peter Gus, tenore Stefano Speranzon,
basso Sikai Lai, Maestro concertatore e direttore d’orchestra Elìa Macrì).
Considerato il generale altissimo apprezzamento da parte di tutti, anche di Mons. Arcivescovo per questa stupenda composizione così magistralmente eseguita ci è sembrato opportuno riproporre il suddetto “Magnificat” al posto del previsto “Te Deum” di M.A. Charpentier che sarà comunque eseguito in data da destinarsi. Anche dal punto di vista teologico e spirituale è però senz’altro appropriato e conveniente innalzare la nostra riconoscente lode all’Onnipotente Iddio per tutte le grazie ricevute con le parole stesse della Beatissima Vergine Maria a conclusione di questo Mese a Lei così particolarmente dedicato.

Verrà poi eseguito il “Tantum Ergo” di F.Schubert per coro ed orchestra ed infine, dopo la Benedizione Eucaristica, si concluderà la S.Celebrazione con un concerto per organo e trombe. Accogliamo con gratitudine questi momenti di grazia!
- Il “Tantum Ergo” in MI bemolle maggiore D. 962
- Durante la Benedizione Eucaristica il “Largo” composto dal marchese Luigi Silveri Conte di
Tolentino
- Percorso della Processione: piazza Vecchia, via di Tor Bandena, via del Teatro Romano, via
S.Spiridione, via S.Nicolò, via Cassa di Risparmio, piazza della Borsa, via Einaudi, piazza Verdi,
passo di piazza A.Fonda, piazza Unità d’Italia, Riva Tre Novembre, Molo Audace, riva Tre
Novembre, piazza Unità d’Italia, via Malcanton, via del Teatro Romano, via del Rosario, piazza
Vecchia.
Al Termine bacio della Reliquia della B.V. Maria.

Durante questa settimana si celebrerà la Festa di Tutti i Santi (1 novembre, Festa di precetto), si ricorderanno nella preghiera Tutti i Fedeli Defunti (2 novembre) e si festeggerà il nostro Patrono S.Giusto (3 novembre).

Nell’epoca più antica la Chiesa tributava culto pubblico unicamente ai Martiri.; soltanto nel corso dei secoli vi si aggiunsero Santi non Martiri. Perciò anticamente non si ebbe una festa di tutti i Santi, ma semplicemente un giorno commemorativo di tutti i Martiri. Questa commemorazione ebbe inizio in Oriente e passò ben presto anche in Occidente con il seguente sviluppo.

L’imperatore Foca (+ il 4.10.610) concesse il Pantheon, costruito nel 27 a.C. da Agrippa in onore di Augusto, a papa Bonifacio IV che lo purificò e trasformò in chiesa, dedicandola alla B.V.Maria e a tutti i Martiri (S.Maria ad Martyres). Il giorno della consacrazione fu il 13 maggio del 609 o 610 e divenne subito per Roma festa di tutti i Santi Martiri. Gregorio III (731-742) consacrò nella basilica di S.Pietro un oratorio al Salvatore, alla Sua Madre Santissima, agli Apostoli, Martiri, Confessori e a tutti i Giusti. Con ciò veniva istituita la Festa di Tutti i Santi indistintamente, che poi Gregorio IV (827-844) per maggior comodità, da come risulta nell’ 835, dal 13 maggio trasportò al 1° novembre.

Il significato della festa è quello di raccogliere “sub una sollemnitate” ( in un’unica solennità) il ricordo e la venerazione verso i fratelli che ci hanno preceduto con il loro esempio e la loro santità e vivono ormai nella gloria di Dio: vita eterna, comunione dei Santi, loro intercessione e, insieme, vocazione di tutti alla santità, richiamo ai valori e al senso della vita del cristiano ancora pellegrino in questo mondo, ecc. costituiscono il messaggio ed il contenuto del mistero che si celebra con questa solennità.

21 ottobre 2012

Bollettino parrocchiale: Domenica XXIX del Tempo Ordinario - 21 ottobre 2012


Il Rosario è la preghiera che porta a Gesù

“Maria che prese parte ai misteri di Cristo viene dalla Chiesa giustamente onorata con culto speciale. Le varie forme di devozione verso la Madre di Dio, che la Chiesa ha approvato fanno sì, che mentre è onorata la Madre, il Figlio per il quale esistono tutte le cose, sia debitamente conosciuto, amato, glorificato, e siano osservati i suoi comandamenti” (LG:66).
Fra le devozioni verso la Madonna, il Rosario tiene il primo posto perché mentre la onora e la fa conoscere e amare, fa anche conoscere e amare il Figlio suo: Gesù Cristo. Egli è il centro della preghiera del Rosario. Infatti tutta l’attenzione è orientata sui misteri del Salvatore. Il Rosario ci ricorda e ci fa rivivere l’Avvento, il Natale, la Passione, tutto il mistero pasquale di Cristo; ci fa contemplare i fatti più importanti della vita e della missione del Redentore. Recitando il Rosario la figura amabile del Signore è sempre dinanzi al nostro sguardo; possiamo così meditare i misteri della nostra salvezza.
“Il Rosario è una devozione che, attraverso la Madonna, ci porta a Cristo.E’ Gesù Cristo il termine di quella lunga e ripetuta invocazione a Maria. Si parla a Maria per arrivare a Gesù. Ella lo ha portato al mondo. Ella è la Madre del Signore. Ella ci introduce a Lui, se noi siamo devoti a Lei”. Il Rosario “compendio di tutto il Vangelo” ci ricorda sempre il Salvatore.
La Madonna col suo Rosario è la via più sicura che ci porta a Gesù. Nessuno ha conosciuto Gesù meglio di Lei: è la creatura che più gli assomiglia: è la regina del Cuore di Gesù. I Santi conobbero il Cuore di Gesù per mezzo del Cuore di Maria. Questa buona Madre illumina i suoi fedeli, li rassicura, li sostiene, li rende fedeli al Figlio suo.
Si conosce e si ama il Cuore di Gesù, se si conosce e si ama il Cuore di Maria. Diceva S.Giuseppe Cafasso: “Chi non ha un cuore grande per la Madre non può avere un cuore grande per il Figlio”. Il celebre Padre Faber, quando nel 1845 si convertì al Cattolicesimo, scrisse: “Non sapevo che cosa fosse amare Gesù fino a che non deposi il mio cuore ai piedi di Maria”.
Andiamo a Gesù per mezzo di Maria. Lei non desidera altro che portare le anime al Figlio suo. Il Rosario dunque abbia per noi questo scopo principale: andare a Gesù nostra vita.

Esempio: S.Pio X devoto di Maria

Pio X è stato chiamato anche il Papa della Madonna. Egli da cappellano, da parroco, da vescovo, zelò sempre la devozione alla Madonna. In ogni circostanza di ministero cercava di attrarre le anime a Maria. I suoi discorsi erano vivi e convincenti. Cardinale di Venezia manifestò sempre grande devozione mariana. Le sue esortazioni ai fedeli sulla devozione alla Madre di Dio erano frequenti e piene di dolcezza.
Eletto Papa, la sua devozione verso Maria crebbe. Recitava il Rosario con molta devozione. Nei giardini vaticani fece erigere la grotta di Lourdes e vi si recava per dimostrare la sua devozione all’Immacolata. I pellegrini che andavano a Roma restavano incantati a vedere il Papa unirsi a loro nella recita del Rosario.
Pio X fu grande devoto di Maria e la Madonna lo ebbe come figlio prediletto e lo volle grande Papa e grande santo.


Oggi la nostra parrocchia è in festa perché Don Pietro Zovatto celebra la S.Messa solenne alle ore 11.00 in occasione del Suo 50° anniversario di ordinazione presbiterale. Nel porgergli le felicitazioni e gli auguri più cordiali desideriamo essergli vicino con il nostro affetto ma soprattutto con la nostra preghiera.

Durante l’entrante settimana si ricorda:

Domenica 21 ottobre: Ore 11.00 S.Messa celebrata da Don Pietro Zovatto, Canonico Onorario del
Capitolo della Cattedrale di Trieste, in occasione del suo 50° anniversario di
ordinazione presbiterale.
Ore 18.30: funzione mariana.
( durante tutte le domeniche di ottobre verrà eseguito ogni volta un “Tantum
Ergo” diverso di autori vari per tenore e baritono).
Giovedì 25 ottobre: Ore 17.30 S.Messa mensile a suffragio di Mons. Antonio Dessanti
Durante tutta la settimana fino a venerdì compreso: ore 18.30 S.Rosario e Benedizione Eucaristica
Sabato 27 ottobre: Ore 09.00 S.Messa cantata in onore della B.V. Maria
Ore 17.30 S.Messa d’orario
Ore 18.15 Vesperi votivi in onore della B.V. Maria
Ore 19.00 S.Messa solenne in latino “coram Exposito” di Nostro Signore Gesù
Cristo Re dell’universo.
Al termine Benedizione Eucaristica

Anticipiamo:
Domenica 28 ottobre: Chiusura solenne del Mese del Rosario
SS. Messe ore 09.00-11.00
Ore 17.30 S.Messa in latino “cum Canticis” in gregoriano
(è presente la Corale parrocchiale diretta dal M° Elìa Macrì)
Ore 18.15 solenne Processione Eucaristica per le vie della nostra parrocchia fino ad arrivare al Molo
Audace dove sarà benedetto il mare, i naviganti e la parrocchia tutta.
Ore 19.00 rientro della Processione in chiesa dove verrà nuovamente eseguito il “Magnificat” (BWV
243 per soli, coro ed orchestra) di J.S.Bach (solisti: soprano I Adriana Tomisic, soprano II
Ingrid Iellenz, controtenore Peter Gus, tenore Stefano Speranzon, basso Sikai Lai, Maestro
concertatore e direttore d’orchestra Elìa Macrì).
Considerato il generale altissimo apprezzamento da parte di tutti, anche di Mons. Arcivescovo per questa stupenda composizione così magistralmente eseguita ci è sembrato opportuno riproporre il suddetto “Magnificat” al posto del previsto “Te Deum” di M.A. Charpentier che sarà comunque eseguito in data da destinarsi. Anche dal punto di vista teologico e spirituale è però senz’altro appropriato e conveniente innalzare la nostra riconoscente lode all’Onnipotente Iddio per tutte le grazie ricevute con le parole stesse della Beatissima Vergine Maria a conclusione di questo Mese a Lei così particolarmente dedicato.
Verrà poi eseguito il “Tantum Ergo” di F.Schubert per coro ed orchestra ed infine, dopo la Benedizione Eucaristica, si concluderà la S.Celebrazione con un concerto per organo e trombe. Accogliamo con gratitudine questi momenti di grazia!

Forniremo maggiori indicazioni sul programma musicale e sul percorso della Processione la settimana prossima.

A tutti il mio cordiale saluto e la paterna benedizione.

Don Stefano Canonico   

15 ottobre 2012

Conclusi i festeggiamenti per la ricorrenza della Patrona

Si sono felicemente conclusi i solenni festeggiamenti organizzati dalla Parrocchia e Cappella Civica della Beata Vergine del Rosario in occasione della festa patronale, coincisa quest'anno proprio nella prima domenica di ottobre. Dopo il triduo preparatorio, predicato da don Luigi Tonon, vicecancelliere della Curia diocesana tergestina, corredato da un accompagnamento musicale tratto dal repertorio ottocentesco maltese per voci virili ed organo solo, nella serata di sabato 6 ottobre si è svolta la traslazione della reliquia del Velo della Madonna lauretana ed il parroco don Stefano Canonico ha poi offerto la santa messa solenne nella forma romano-gregoriana, con l'accompagnamento della cappella corale ed orchestrale diretta dal maestro Elia Macrì, che ha proposto la “Messa in sol maggiore D. 167” di Franz Schubert, il “Laudate Dominum Kv 339” di W. A. Mozart e il celebre “Hallelujah” tratto dal “Messia” di G. F. Haendel. La partecipazione di fedeli è stata massiccia come unanime l'ammirazione dagli addobbi ed apparati della chiesa, reputati all'altezza del culto dovuto alla Madre di Dio. Impeccabile anche il servizio all'altare, coordinato dal cerimoniere prof. Giulio Micheli, con il prezioso intervento dei frati Francescani dell'Immacolata.

13 ottobre 2012

Bollettino parrocchiale: Domenica XXVIII del Tempo ordinario - 14 ottobre 2012


Durante tutto il Mese di ottobre si proporrà una riflessione sul S.Rosario ed un esempio di come i Sommi Pontefici abbiano sempre tenuto in grande considerazione questa preghiera.

La preghiera del Rosario
Il Rosario è la grande preghiera che ci fa essere devoti della Madonna, che ci ricorda la storia della salvezza, ci presenta tutta la vita e la missione del Salvatore.
Il Rosario è la dolce catena che ci mette a contatto con il Signore.In quei grani legati insieme per poter contare le Ave Maria, c’è un segreto di unione. Il Rosario unisce l’uomo a Dio e unisce gli uomini tra loro.
Il Rosario è la preghiera molto raccomandata dai Papi e dai Santi. Pio XI diceva che il Rosario sostenta la fede e innalza la mente alle verità rivelate. Pio XII diceva: “la pia corona del Rosario sia nelle mani di tutti”. Giovanni XXIII, nella Lettera apostolica sul Rosario, ha scritto che il Rosario prende posto, per i sacerdoti, dopo la Messa e il Breviario, e per i laici dopo la partecipazione ai Sacramenti. Paolo VI ha detto: “Questa preghiera è adatta alla mentalità del popolo, assai gradita alla Vergine, efficacissima per impretare i doni celesti”. E Giovanni Paolo II continuamente raccomandava la devozione alla Madonna e la recita del Rosario.
Il Concilio Vaticano II esorta tutti i figli della Chiesa perché “abbiano in grande stima le pratiche e gli esercizi di pietà verso Maria Santissima, raccomandati lungo i secoli dal Magistero della Chiesa” (LG:67).
Il primo Sinodo Romano dice:” si esortino i fedeli alla recita frequente, in chiesa e in famiglia, del Santo Rosario, preziosa e degnissima formula di meditazione dei misteri della salvezza”.
Dunque il Rosario è una grande preghiera. Non solo è apprezzato dalle persone umili e semplici, ma anche dagli uomini grandi. Ampère, famoso scienziato francese; Federico Ozanam, celebre professore; Alessandro Manzoni, genio d’Italia, hanno devotamente recitato il Rosario.
Dobbiamo apprezzare il Rosario; dobbiamo avere la corona e non vergognarci di portarla e di tenerla in mano. Essa, insieme al Vangelo e al Crocifisso, deve essere uno dei nostri oggetti più cari.

Esempio: il Papa del Rosario: Leone XIII
Leone XIII morì a 93 anni nel 1903. Nella sua vita privata amò la semplicità e la frugalità. Era piissimo, nutriva viva devozione per il Sacro Cuore e per la Madonna. Rimane nella storia come il Papa della questione sociale, e viene anche ricordato come il Papa del Rosario. In ogni angustia e necessità esortava i fedeli a ricorrere alla Madonna. Fra le 49 Lettere encicliche che scrisse, dieci di esse riguardano la Madonna e costituiscono una preziosa miniera per la teologia mariana.
Egli scrisse:”tra le devozioni rivolte a Maria quella del Rosario è la più capace ad intenerirla e piegarla in nostro favore”. “La devozione alla Madonna del Rosario è efficace e potente rimedio a sanare i mali del secolo”. “Come sarebbe bello nelle città, nelle borgate, nei villaggi, in terra e sui mari, vedere a centinaia le milizie dei fedeli, unire le loro lodi e le loro preghiere per salutare con un solo cuore ed una sola voce Maria”.
Leone XIII fu un grande promotore del Rosario; e se oggi il Mese di Ottobre si celebra con particolare pietà si deve a questo grande Pontefice.


Per l’entrante settimana ricordiamo:
Domenica 14 ottobre ore 18.30: funzione mariana. (Durante le domeniche di ottobre verrà eseguito
ogni volta un “Tantum Ergo” diverso di autori vari per tenore e baritono)
Al termine canto solenne dei “Mattutini” dei Defunti.
Lunedì 15 ottobre: Giornata dedicata al suffragio dei parrocchiani e dei benefattori defunti con un
ricordo particolare per Mons. Antonio Marenzi,(+20.10.1662) (vescovo di Trieste
dal 1646 al 1662), che consacrò la nostra chiesa (13.08.1651)
Ore 09.00 S.Messa d’orario
Ore 18.30 Vesperi solenni dei Defunti
Ore 19.000 S.Messa cantata da “Requiem” (in latino) con assoluzione al catafalco.
E’ presente la Corale parrocchiale diretta dal M° Elìa Macrì.
Durante tutta la settimana fino a Venerdì compreso:
Ore 18.30 S.Rosario e Benedizione Eucaristica
Sabato 20 ottobre: Ore 09.00 S.Messa cantata in onore della B.V.Maria
Ore 17.30 S.Messa d’orario
Ore 18.15 Vesperi votivi in onore della B.V. Maria
Ore 19.00 S.Messa d’orario in latino

Anticipiamo:
Domenica 21 ottobre alle ore 11.00 Don Pietro Zovatto, Canonico onorario del Capitolo di Trieste
celebrerà la S.Messa con la partecipazione della nostra Corale
parrocchiale in occasione del Suo 50° anniversario di ordinazione
presbiterale.
A nome mio e di tutti porgo al caro Don Pietro gli auguri e le
felicitazioni più cordiali ed affettuose.” Ad multos annos”.

Saluto benedicendo paternamente.

Don Stefano Canonico.

07 ottobre 2012

Bollettino parrocchiale: Solennita della B.V. Maria Regina del Ss.mo Rosario nostra celeste patrona - 7 ottobre 2012

SOLENNITA’ DELLA B.V.MARIA REGINA DEL SS.MO ROSARIO
NOSTRA CELESTE PATRONA
7 OTTOBRE 2012

La festa del santo Rosario della Beata Vergine Maria fu istituita dal Papa San Pio V al fine di ricordare la strepitosa vittoria riportata dai Cristiani sui Mussulmani a Lepanto, il 7 ottobre 1571, giorno in cui le numerose e assai diffuse Confraternite del Rosario onoravano in modo particolare Maria santissima, proprio sotto l’invocazione di “Madonna del Rosario”.
Forma popolare di devozione e risultato di una lunga evoluzione attraverso gli ultimi secoli del basso Medio Evo, il Rosario – ad imitazione dei 150 Salmi del Salterio – conta 150 Ave Maria, ogni decina delle quali è intercalata da un Pater noster e accompagnata dalla meditazione di uno dei principali episodi della vita di Gesù e di Maria.
Le origini di tale preghiera non sono facilmente documentabili; uno dei primi accenni, in Occidente, alla pratica di pregare contando i grani si trova nella storia d’Inghilterra di Guglielmo di Malmesbury: egli narra che nel 1041 una certa Godiva, nobildonna di Coventry, lasciò morendo, una collana di gemme su cui era solita pregare, affinchè fosse messa al collo di una statua della Vergine. Ma già nel secolo X si sa che ai religiosi analfabeti (e quindi impossibilitati a recitare l’Ufficio corale) si faceva obbligo di ripetere più volte il Pater.
Nel secolo XII, col formarsi e diffondersi dell’Ave Maria, nacque lentamente il Psalterium Beatae Mariae Virginis, consistente nella recita di 150 Ave Maria e propagandato fra i laici da Francescani e Domenicani. Circa due secoli dopo si ebbe la divisione delle 150 Ave Maria in “poste” o decine, attribuita al certosino Enrico Egher di Colonia, morto nel 1408. Un altro certosino, Domenico di Prussia, nella seconda metà del Quattrocento introdusse l’uso di meditare i “misteri” della vita di Cristo. Ma la vasta diffusione popolare della devozione si deve al domenicano Alano de la Roche ed ai predicatori del suo Ordine.
Dopo il Concilio di Trento, la pratica del Rosario fu resa ancora più accessibile consentendo di limitare la recita a sole cinque decine di Ave Maria per volta. E venne fortemente raccomandata da San Pio V con la Lettera apostolica Consueverunt Romani Pontifices, diventando così la preghiera comune di tutte le famiglie cattoliche, sostenuta da un gran numero di confraternite e associazioni del Rosario.
Sul finire dell’Ottocento fu gran propugnatore del Rosario l’avvocato pugliese beato Bartolo Longo (1841.1926), fondatore del Santuario di Pompei. Egli fece di questa preghiera l’essenza del suo Cristianesimo e l’anima del suo apostolato religioso e sociale. Nel 1883 compose la Supplica alla Madonna del Rosario, considerata “la preghiera più famosa in tutto il mondo di un italiano di questi ultimi secoli” (A.Petrocchi). Essa sottolinea l’assoluto bisogno, per l’anima umana, di aggrapparsi alla rassicurazione che viene da Dio, e lo esprime con grande poesia in un inno al Rosario, che pone la creatura a contatto con il Creatore. Le suggestive immagini richiamano alla mente la rappresentazione michelangiolesca del Giudizio Universale: quella scena in cui due anime scampano alla dannazione eterna e raggiungono la salvezza aggrappandosi alla corona del Rosario, “vincolo di amore che ci unisce agli Angeli, catena dolce che ci rannoda a Dio”.
Dunque 15 sono i “misteri” che vengono meditati, opportunamente distribuiti in tre cicli che ricordano i principali eventi della storia della salvezza; la recita dell’orazione del Signore (Pater noster) tante volte quanti sono i misteri considerati, della dossologia trinitaria (Gloria Patri) e la successione litanica dell’Ave Maria consentono senz’altro di affermare, con il grande Papa Pio XII, che il Rosario è il “compendio di tutto quanto il Vangelo”. Questa forma altrettanto semplice che facile di preghiera, adatta anche ai meno colti, è divenuta col tempo una delle più care alla pietà privata, favorita ed arricchita di indulgenze da parecchi Pontefici.
La festa a cui ci prepariamo dunque, celebrando una grande vittoria, celebra anche l’umile ma potente arma cui è dovuta: la preghiera, e particolarmente quella del Rosario.


Riproponiamo il programma di domenica 7 ottobre e quelle delle domeniche e dei giorni feriali del mese di ottobre.

Domenica 7 ottobre:
Ore 09.00: S.Messa d’orario
Ore 10.00 :Processione con l’effigie della Madonna di Pompei per le vie della Parrocchia (piazza
Vecchia, via di Tor Bandena, via del Teatro Romano, via S.Spiridione, via S. Nicolò, via
Cassa di Risparmio, piazza della Borsa, Capo di Piazza, via Malcanton, via del Teatro
Romano, via del Rosario, piazza Vecchia
Ore 11.00:S.Messa d’orario. E’ presente la Corale parrocchiale diretta dal M° Elìa Macrì
Ore 12.00:Supplica alla Madonna di Pompei
Ore 17.30 S.Messa d’orario (oggi è SOSPESA)
Ore18.30 Vesperi solenni alla presenza di S.E. Rev.ma Mons. Giampaolo Crepaldi, Arcivescovo
Vescovo di Trieste. Mons. Arcivescovo terrà anche l’omelia..
E’ presente la Corale parrocchiale diretta dal Maestro concertatore e direttore d’orchestra
Elìa Macrì che eseguirà l’Ecce Sacerdos di A.Bruckner, il “Magnificat” BWV 243 di
J.S.Bach per soli, coro e orchestra
(solisti: soprano I Adriana Tomisic,soprano II Ingrid Iellenz, controtenore Peter Gus, tenore
Stefano Speranzon, basso Sikai Lai)

Il giorno 7 ottobre visitando la nostra chiesa si può ottenere l’Indulgenza Plenaria alle solite condizioni (recita del “Pater Noster” e del “Credo”, confessione e Comunione sacramentali quanto prima e recita di un Pater, Ave, Gloria secondo le intenzioni del Sommo Pontefice).


Domenica 14 ottobre: ore 18.30 Funzione mariana
Canto solenne dei Mattutini dei Defunti

Lunedì 15 ottobre:
ore 18.30 : Vespri cantati dei Defunti
ore 19.00 : S.Messa cantata da Requiem in Rito Romano Straordinario per tutti i Fedeli e Benefattori
. defunti. Assoluzione al tumulo.
Musiche a cura della Cappella corale della Parrocchia della B.V. del Rosario. Direttore
M° Elìa Macrì

Domenica 28 ottobre: Chiusura solenne del Mese del Rosario
Ore 17.30: S.Messa letta cum Canticis in Rito Romano Straordinario
Solenne Processione Eucaristica
Gran Te Deum di ringraziamento
Musiche a cura della Cappella Corale ed Orchestrale della Parrocchia B.V. del Rosario:
M.A. Charpentier, Te Deum. Direttore d’orchestra M° Elìa Macrì

Mercoledì 31 ottobre:
Ore 17.30: S.Messa d’orario (assolve il precetto festivo)
Ore 19.00: S.Messa cantata in Rito Romano Straordinario della Festa di tutti i Santi (assolve il precetto
festivo)




PER TUTTO IL MESE DI OTTOBRE 2012:

Dal Lunedì al Venerdì compresi:
ore 09.00 S.Messa d’orario
ore 18.30 Funzione mariana (Esposizione, S.Rosario, Litanie, Benedizione Eucaristica)

Ogni sabato:
ore 09.00 S.Messa cantata in onore della Madonna in Rito Romano Straordinario
ore 18.15 Vespri Votivi cantati della Beata Vergine Maria

Ogni domenica
Ore 18.30 Funzione mariana predicata
(con l’Inno Tantum Ergo di autori vari per tenore e baritono)

Ci aiuti e ci protegga la Vergine Santissima, ottenga per noi da Dio tutte le preziose grazie di cui abbiamo bisogno costantemente e maternamente ci benedica.


Don Stefano Canonico

01 ottobre 2012

Bollettino parrocchiale: Domenica XXVI del Tempo Ordinario - 30 settembre 2012


Vangelo: Mc.9,38-43.45.47-48

Questo passo ci insegna che il giudizio di Dio pesa soprattutto su coloro che tentano i figli della luce, come fuori dalla Chiesa possono incontrarsi le virtù, così si possono incontrare corruzioni dottrinali all’interno di essa. Non bisogna proibire di agire a coloro che compiono grandi azioni in nome di Cristo. Se virtù e carità si perdono nell’amministrazione della disciplina, la pace della Chiesa ne viene colpita e aumenta la discussione. Dio non chiede l’impossibile, ciò che Lui chiede all’uomo può essere adempiuto in virtù della grazia e nella semplicità del singolo atto di fede e di carità.

La settimana prossima inizieranno i festeggiamenti in onore della Madonna del Rosario, nostra Patrona. Forniamo uno spunto catechetico sul significato della Preparazione alla Festa patronale.

La suggestiva sequela dei riti che ci viene proposta per solennizzare la festa della celeste Patronessa di questa chiesa parrocchiale e Cappella civica di Trieste, la B.Vergine del Rosario, è caratterizzata da una forte simbologia dall’alto significato teologico e nel contempo catechetico che ci aiuta ad apprezzare autenticamente le azioni liturgiche che siamo invitati a compiere.
Nel corso del triduo di preparazione, i fedeli si radunano attorno al pulpito, animati dal desiderio di accrescere la propria conoscenza e la propria fede nella Madre di Dio, alla luce della guida della Sacra Scrittura e della santa Tradizione della Chiesa.
Per tre giorni, il popolo udirà la lode delle sue virtù, a cui farà eco l’invocazione corale della sua intercessione – la Vergine quale Mediatrice della Grazia divina – attraverso il canto dell’inno e dell’antifona propria, che riecheggeranno frequentemente in tutto il periodo della festa. La Benedizione Eucaristica, corona del momento triduano, sta quindi a rappresentare la discesa della pienezza della grazia d’intercessione, ottenuta “per Mariam” per mezzo della Quale il Verbo si è fatto carne venendo ad abitare in mezzo a noi (Gv.1,14).
La traslazione della Reliquia della Madonna dalla Cappellina dove si venera la miracolosa effigie mariana alla chiesa parrocchiale prima della solenne messa in terzo, simboleggia la solennizzazione della presenza della Vergine: non già tramite il pellegrinaggio dei devoti verso il Suo santuario, bensì mediante la ricezione della Sua presenza mistica – assicurata, per l’appunto, dalla Reliquia – di modo che sia Lei stessa, quale Madre della Chiesa ed aiuto dei Cristiani, a visitare i Suoi devoti, discendendo fra di loro per accoglierne le suppliche.
A tale visita, i fedeli rispondono nuovamente con il canto dell’inno e dell’antifona, così come nell’antichità i versetti dei Salmi adornavano i pellegrinaggi delle anime pie sulle tombe dei Martiri o sui luoghi di miracoli ed apparizioni; anticamente, i divini misteri venivano celebrati in questi luoghi, dove si avvertiva più forte la presenza viva dei testimoni della Passione di Cristo.
A seguire, la celebrazione del santo Sacrificio Eucaristico richiama l’evento centrale del Calvario, dove Gesù offrì al Padre la vita per la redenzione dell’umanità, sotto lo sguardo compassionevole di sua Madre: la Sua Passione diviene gloria della Risurrezione, fonte inesauribile di Grazia. Maria è presente ai piedi della Croce, per poi essere testimone del trionfo pasquale del Figlio suo.
Ecco infine spiegato il senso della processione con l’icona della Madonna tra le strade della nostra parrocchia, a significare la proclamazione e lo spargimento pubblico, concreto di questa Grazia che da sola è la fonte e la base del rinnovamento delle menti e dei cuori di ciascuno di noi.
Accorrete dunque numerosi per proseguire fortificati il comune cammino, assieme a Maria, verso il Signore. “Conversi ad Dominum Deum patrem Omnipotentem” (S.Agostino, Sermone 183.mo)



Riproponiamo l’orario e le funzioni in occasione della Festa Patronale (7 ottobre: Madonna del Rosario)

Mercoledì 3, Giovedì 4, venerdì 5 ottobre ore 18.30:
solenne Triduo di preparazione alla solennità della Madonna del Rosario predicato dal molto Reverendo Don Luigi Tonon, Vice-cancelliere della Curia Diocesana. I canti sono tratti dal repertorio di musiche maltesi dell’800 ed eseguiti dai tenori Raffaele Prestinenzi e Mathia Neglia e dal baritono Tiziano Vojtissek.

Sabato 6 ottobre pomeriggio: inizio della solennità della Madonna del Rosario
Ore 17.30  S.Messa d’orario
Ore 18.30  in chiesa inizio della breve processione (piazza Vecchia, via Rettori, Via Malcanton,via del
Teatro Romano, palazzo dell’INAIL in via del Teatro Romano n.18/20, via del Rosario,
     piazza Vecchia) che si recherà alla Cappella della Madonna dei Fiori  per prelevare la
     Reliquia della B. Vergine e fare quindi ritorno  in chiesa dove la suddetta Reliquia verrà
     incensata ed esposta alla pubblica venerazione.
Ore 19.00 S.Messa solenne in latino. La Corale parrocchiale diretta dal M° Elìa Macrì eseguirà la
                 “Messa solenne in sol maggiore” per Coro ed Orchestra di F.Schubert
                (Solisti: soprano Ingrid Iellenz, tenore Stefano Speranzon, baritono Hao Wang)

Domenica 7 ottobre:
Ore  09.00 S.Messa d’orario
Ore 10.00 Processione con l’effigie della Madonna di Pompei per le vie della Parrocchia (piazza
 Vecchia, via di Tor Bandena, via del Teatro Romano, via S.Spiridione, via S. Nicolò, via
     Cassa di Risparmio, piazza della Borsa, Capo di Piazza, via Malcanton, via del Teatro
     Romano, via del Rosario, piazza Vecchia)
Ore 11.00 S.Messa d’orario. E’ presente la Corale parrocchiale diretta dal M° Elìa Macrì
Ore 12.00 Supplica alla Madonna di Pompei
Ore 17.30 S.Messa d’orario (oggi è SOSPESA)
Ore18.30 Vesperi solenni alla presenza di S.E. Rev.ma Mons. Giampaolo Crepaldi, Arcivescovo
                Vescovo di Trieste. Mons. Arcivescovo terrà anche l’omelia..
                E’ presente la Corale parrocchiale diretta dal M° Elìa Macrì che eseguirà il “Magnificat” di
                J.S.Bach per Coro e Orchestra.
                (solisti: soprano I Adriana Tomsic, soprano II Ingrid Iellenz, controtenore Peter Gus, tenore
                               Stefano Speranzon, basso Lai)

Il giorno 7 ottobre visitando la nostra chiesa si può ottenere l’Indulgenza Plenaria alle solite condizioni  (recita del “Pater Noster” e del “Credo”, confessione e Comunione sacramentali quanto prima e recita di un Pater, Ave, Gloria secondo le intenzioni del Sommo Pontefice).

Riportiamo notizie più dettagliate riguardo i brani musicali che saranno eseguiti nelle varie celebrazioni suddette:
La Parrocchia e Cappella civica della B.V. del Rosario propone una sequela di appuntamenti liturgici in occasione della festa patronale, durante i quali sarà possibile apprezzare un accompagnamento musicale di notevole interesse e assolutamente originale.
In apertura avrà luogo un “solenne triduo”, nei giorni 3,4 e 5 ottobre, alle ore 18.30, nel corso del quale saranno eseguiti l’inno “Ave Maris Stella” e l’antifona mariana propria, musicate da autori maltesi dell’Ottocento (partiture sino ad oggi inedite), proposti dalle voci dei tenori Raffaele Prestinenzi, Mathia Neglia e del baritono Tiziano Vojtissek, con accompagnamento d’organo. Predicatore don Luigi Tonon, vice cancelliere della Curia Vescovile.
Al pomeriggio di sabato 6 ottobre, sempre alle ore 18.30 ci sarà la solenne traslazione della Reliquia della Madonna, partendo dalla Cappella della Madonna dei Fiori (Palazzo INAIL) alla volta della chiesa parrocchiale, dove, alle ore 19.00, sarà cantata la s.Messa solenne con rito romano gregoriano; il rito sarà accompagnato dalla Cappella corale diretta dal M° Elìa Macrì, che proporrà la Messa in sol maggiore D167 di Franz Schubert, unitamente a brani di W.A. Mozart (“Sancta Maria” KV 273, “Laudate Dominum” KV 339) per coro ed orchestra: solisti Ingrid Iellenz (soprano), Stefano Speranzon (tenore) e Hao Wang (basso).
Domenica 7 ottobre, alle ore 10.00 processione con l’effigie della Madonna di Pompei per le vie della Parrocchia, seguita dalla recita della Supplica. Nel pomeriggio, alle ore 18.30, saranno celebrati i solenni vesperi a cui presenzierà e predicherà il Vescovo di Trieste, mons. Giampaolo Crepaldi, durante i quali il coro e l’orchestra diretti dal M° Elìa Macrì eseguiranno l’”Ecce sacerdos magnus” di Anton Bruckner ed il grande Magnificat” Bwv 243 di Johann Sebastian Bach (solisti: Adriana Tomisic, Ingrid Iellenz, Peter Gus, Stefano Speranzon, sikai lai): un rito suggestivo di alto interesse musicale e culturale, che corona i festeggiamenti che la comunità offre ad onore della Patrona celeste ma anche al beneficio dello spirito di tutti coloro che vorranno prendere parte a questi appuntamenti davvero unici nel proprio genere.

Sottolineamo per l’entrante settimana:

Mercoledì 3, giovedì 4, venerdì 5 ottobre ore 18.30 solenne Triduo di preparazione alla Festa patronale con la presenza dei tenori: Raffaele Prestinenzi e Mathia Neglia e del baritono Tiziano Vojtissek
Venerdì 5 ottobre: I^ venerdì del mese, dopo la funzione del Triduo, distribuzione della S.Comunione
Sabato 6 ottobre ore 18.30: In chiesa inizio della Processione alla volta della Cappellina della Madonna dei Fiori, traslazione della Reliquia della B.V.Vergine, rientro in chiesa ed inizio della S.Messa solenne.
Dopo ogni S. Messa di sabato 6 ottobre e domenica 7 ottobre vi sarà la benedizione delle rose in onore della Madonna del Rosario, chi desidera potrà prenderne e portarle a casa o a qualche persona cara o malata come segno di benedizione.

Cordialmente salutandoVi, Vi benedico paternamente.

Don Stefano Canonico