30 settembre 2011

Bollettino parrocchiale: Domenica XXVII del tempo ordinario - 2 ottobre 2011

Gli anni scorsi abbiamo già diffusamente descritto l’origine del S.Rosario, come è composta questa stupenda preghiera straordinariamente semplice, il suo altissimo significato e valore spirituali, la sua eccezionale efficacia. Riprendiamo solo qualche punto essenziale, come le famose “Quindici Promesse” per poi proporre durante tutte le settimane del Mese di Ottobre, che è il mese dedicato al S.Rosario, delle stimolanti riflessioni su questa antica ma sempre attuale preghiera così raccomandata ai fedeli da tutti i Sommi Pontefici.

La celebrazione della festività odierna istituita dal Papa S.Pio V per commemorare la vittoria riportata nel 1571 a Lepanto dai Cristiani contro la flotta turca (inizialmente si diceva “Maria della Vittoria”), il giorno 7 ottobre, che in quell’anno cadeva di domenica, venne estesa nel 1716 alla Chiesa Universale fissandola alla prima domenica di ottobre; nel 1913 il Papa S.Pio X stabilì che si celebrasse il 7 ottobre. Siccome questa festa era molto diffusa e radicata nella pietà popolare si permise che per maggior comodo dei fedeli, la cosiddetta “solennità esterna” cioè la festa di popolo, continuasse a venir celebrata la prima domenica di ottobre. Anche le nuove disposizioni liturgiche stabiliscono che nelle chiese dedicate alla Madonna del Rosario possa continuare questa prassi.

La “festa del Santissimo Rosario” compendia in certo senso tutte le feste della Madonna ed insieme i misteri di Gesù, ai quali Maria fu associata.
Il Rosario compone armoniosamente la preghiera vocale (la recita del “Pater Noster”, dell’”Ave Maria” e del “Gloria Patri”) con la preghiera mentale (la meditazione dei Misteri della vita di Cristo e della Madonna).
Nei documenti pontifici il S.Rosario viene fatto risalire a S.Domenico, che ne fu il primo entusiasta diffusore, su indicazione della Vergine Santissima apparsagli in circostanze particolarmente difficili, a cui fu dato poi nuovo impulso e vigore dal Beato Alano de la Roche (1428-1475) per comando della Madonna apparsagli più volte dal 1460 in poi.

Ecco le 15 Promesse fatte dalla B.V. Maria al Beato de la Roche a coloro che recitano il S.Rosario:

28 settembre 2011

Spunto catechetico sul significato della Preparazione alla Festa patronale

La suggestiva sequela dei riti che ci viene proposta per solennizzare la festa della celeste Patronessa di questa chiesa parrocchiale e Cappella Civica di Trieste, la B. Vergine del Rosario, è caratterizzata da una simbologia dall'alto significato teologico e nel contempo catechetico che ci aiuta a comprendere per poi apprezzare autenticamente le azioni liturgiche che siamo invitati a compiere.
Nel corso del triduo di predicazione, i fedeli si radunano attorno al pulpito, animati dal desiderio di accrescere la conoscenza e la fede nella Madre di Dio, alla luce della guida della Sacra Scrittura e della santa Tradizione della Chiesa.
Per tre giorni, alla lode delle sue virtù il popolo affianca l'invocazione corale della sua intercessione – la Vergine quale Mediatrice della Grazia divina – attraverso il canto dell'inno e dell'antifona, le cui parole riecheggeranno frequentemente in tutto il periodo della festa.
La Benedizione Eucaristica, che corona il momento triduano, sta quindi a rappresentare la discesa della pienezza della grazia d'intercessione, ottenuta "per Mariam", per mezzo della Quale il Verbo si è fatto carne venendo ad abitare in mezzo a noi (Gv. 1, 14).
La traslazione della Reliquia della Madonna dalla Cappellina dove si venera la miracolosa effigie mariana alla chiesa parrocchiale, simboleggia la solennizzazione della costante presenza della Vergine.
Essa si realizza non già con il pellegrinaggio dei devoti verso il Suo santuario, bensì mediante la ricezione della Presenza mistica – assicurata, per l'appunto, dalla Reliquia – di modo che sia Ella stessa, in questo breve percorso, a visitare i Suoi devoti per scendere in mezzo a loro ed accoglierne le suppliche, corrispondendo a quel titolo sublime di Madre della Chiesa ed Ausilio dei Cristiani.
A tale visita, i fedeli rispondono nuovamente con il canto dell'inno e dell'antifona, così come nell'antichità i versetti dei Salmi adornavano i pellegrinaggi delle anime pie sulle tombe dei Martiri o sui luoghi di miracoli ed apparizioni.
Di seguito, avremo la celebrazione del Sacrificio eucaristico; la storia ci rimanda all'antichissima tradizione di celebrare i divini misteri sulla tomba dei Santi Martiri, dov'era più forte la loro presenza di testimoni della Passione di Cristo.
La S. Messa ripropone l'evento centrale del Calvario, dove Gesù offrì al Padre la vita per la redenzione dell'umanità, sotto lo sguardo compassionevole di sua Madre: la Sua Passione diviene gloria della Risurrezione, fonte inesauribile di Grazia e di vita nuova offerta alla portata di ciascuno di noi.
Si comprende, infine, il senso della processione con l'icona della Madonna tra le strade della nostra parrocchia, a significare la proclamazione e lo spargimento concreto di questa Grazia che da sola è la fonte e la base del rinnovamento delle nostre menti e dei nostri cuori.
Accorrete dunque numerosi per proseguire fortificati il comune cammino, assieme a Maria, verso il Signore, "conversi ad Dominum Deum Patrem Omnipotentem" (S. Agostino, Sermone 183.mo).
(sulla base delle indicazioni fornite del rev.mo mons. Giuseppe Farrugia, arciprete emerito della Basilica di s. Giorgio, Victoria, Gozo – Malta)

26 settembre 2011

Bollettino parrocchiale: Domenica XXVI del tempo ordinario - 25 settembre 2011

L’identità di ciascun figlio varia a seconda dei diversi commentatori. Alcuni pensano che il minore rappresenti i pagani ed il maggiore i giudei, altri ancora credono che il primo rappresenti i farisei o coloro che sono influenzati dal loro insegnamento mentre l’altro i pubblicani ed i peccatori.
La parabola ci insegna che è meglio compiere la giustizia di Dio senza fare promesse piuttosto che promettere e poi rinnegare le proprie promesse. Il figlio che prima rifiuta di lavorare e poi si pente, compie il volere del padre. Il figlio che promette di andare, ma poi non va, è giustamente rimproverato. Perfino dopo che i pubblicani e le prostitute avevano creduto, i capi dei giudei continuavano a non credere e quindi non avevano più motivo di scusa. (Antico Anonimo, S.Ilario di Poitiers, S.Giovanni Crisostomo).
Ripresentiamo, soprattutto per coloro che la settimana scorsa non erano presenti in questa chiesa alle sacre Celebrazioni, il programma dettagliato delle Funzioni liturgiche per la nostra Festa Patronale della B.V. del Rosario ormai prossima.
La Festa cosiddetta “esterna” cioè più solenne verrà celebrata sabato 1 e domenica 2 ottobre.
Sarà preceduta, così come lo scorso anno, da un solenne Triduo di preparazione nei giorni di mercoledì 28, giovedì 29 e venerdì 30 settembre alle ore 18.30 con la presenza del Coro parrocchiale, diretto dal M° Elia Macrì, e dall’orchestra.
Sabato 1 ottobre alle ore 18.30 vi sarà una breve processione che partirà dalla nostra chiesa per recarsi alla Cappellina della “Madonna dei Fiori” sita in via del Teatro Romano n.18. Là verrà incensata la Reliquia della Madonna che sarà poi traslata (trasportata) solennemente in chiesa e posta in onore.
Alle ore 19.00 inizierà la S. Messa solenne in latino secondo il Rito di S.Pio V celebrata dal Sacerdote novello don Marc Kalisch ordinato il 17 settembre p.v. e per lui tutti noi siamo invitati a pregare. Verrà eseguita dal nostro coro, accompagnata dall’orchestra, la Messa solenne in sol Maggiore di Franz Schubert (1797-1828).
Al termine, secondo un’antica tradizione, chi desidera potrà baciare le mani consacrate del Sacerdote Novello in segno di rispetto e venerazione e ricevere così l’indulgenza parziale.
Domenica 2 ottobre alle ore 10.00 partirà dalla nostra chiesa la processione solenne con l’effigie della B.V. del Rosario presieduta dal suddetto Sacerdote Novello, ed accompagnata dalla banda, percorrerà le vie della nostra parrocchia per poi rientrare in chiesa e concludersi con la Benedizione con la Reliquia della Madonna.
Alle ore 11.00 sarà celebrata dal vicario Generale, mons. Pier Emilio Salvadè, la S.Messa, come d’orario solito, con la presenza del nostro Coro parrocchiale che eseguirà alcuni mottetti mariani ed eucaristici.
Alle ore 12.00 vi sarà la tradizionale “Supplica alla Madonna di Pompei”. Infine
alle ore 18.30 verrà celebrata la solenne Funzione Mariana (S.Rosario, canto delle Litanie Lauretane e Benedizione Eucaristica) con la presenza sempre così qualificata del nostro Coro parrocchiale.

La Cappella civica della Beata Vergine del Rosario celebra la festa patronale

Si rinnova anche quest’anno l’appuntamento che la Parrocchia Cappella Civica della Beata Vergine del Rosario in Trieste organizza in vista della solennità esterna della festa della sua celeste Patronessa.
Il solenne triduo in preparazione sarà tenuto dal rev.mo prof. p. Alberto Fabio Ambrosio OP, Provinciale dei Domenicani di Turchia, zelante apostolo del Rosario nonché giovane e rinomato studioso. Le funzioni triduane si svolgeranno i giorni 28, 29 e 30 settembre, a partire dalle ore 18.30 con la recita delle orazioni composte dal b. Bartolo Longo, il canto del Salve Regina, la predica, il canto dell’inno e dell’antifona, l’esposizione eucaristica e la benedizione sacramentale. I brani musicali saranno curati dalla cappella corale ed orchestrale della parrocchia, diretta da Elia Macrì.

Sabato 1 ottobre, alle 18.30, avrà luogo la solenne traslazione della Reliquia della Madonna ad opera del clero e della frateria, partendo dalla cappellina dell’immagine miracolosa della Vergine sino alla Chiesa parrocchiale.
Colà, alle ore 19.00, avrà luogo la celebrazione della messa solenne in terzo in onore della B.V. del Rosario, officiata dal neomista tedesco Marc Johannes Kalisch, coadiuvato da clero proveniente dalla diocesi di Albenga-Imperia, alla presenza di una delegazione di frati Francescani dell’Immacolata. La cappella corale ed orchestrale eseguirà la messa in sol maggiore D 167 di Franz Schubert, per soli (Ingrid Iellenz, soprano, Raffaele Prestinenzi, tenore, Hao Wang, baritono) e coro, con mottetti di W.A. Mozart, G. F. Haendel ed altri celebri autori.

Domenica 2 ottobre, dopo le messe di tabella, alle 10.00 si svolgerà la solenne processione con l’icona della Madonna per le strade della parrocchia, accompagnata dal suono della banda, al rientro della quale, a 12.00 vi sarà la lettura della Supplica alla Madonna di Pompei. Nel pomeriggio, alle 18.30, ci sarà la funzione pomeridiana con la benedizione eucaristica, con il Tantum Ergo in Mi bemolle maggiore di F. Schubert.

Giovedì 6 ottobre, alle 18.30 i primi vesperi solenni della Festa, con il canto dell’inno e dell’antifona “Beata es Virgo Maria”, musicata dal compositore maltese L. Fenech, con i solisti Raffaele Prestinenzi, Mathia Neglia e Tiziano Vojtissek, all’organo Marco Plesnicar. Musiche di autori maltesi: L. Fenech, G. Giardini Vella, A. Buhagiar.

L’indomani, festa liturgica della Madonna, il Vescovo di Trieste, l’arcivescovo Giampaolo Crepaldi, celebrerà la messa (rito ordinario) alle ore 9.00, con il canto del coro; al pomeriggio, alle 18.30, l’esposizione eucaristica e la messa della Madonna celebrata dinanzi al Santissimo Sacramento solennemente esposto, alle 19.00, ricorrendo il primo venerdì del mese.